Manutenzione dello scuolabus, “Vivere Varenna” chiede chiarimenti

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Mauro Manzoni, consigliere comunale di "Vivere Varenna".
Mauro Manzoni, consigliere comunale di “Vivere Varenna”.

VARENNA – A quanto ammontano, negli ultimi tre anni, i costi sostenuti per la manutenzione ordinaria e straordinaria dello scuolabus, suddivisi per tipologia di intervento, tipo di guasto e modalità di pagamento degli interventi stessi? A chiederlo è il consigliere comunale Mauro Manzoni in un’interrogazione presentata in questi giorni al sindaco di Varenna, Carlo Molteni.

L’esponente del gruppo di minoranza “Vivere Varenna” prende spunto dal guasto occorso qualche settimana fa proprio allo scuolabus di proprietà del Comune e dalla conseguente sostituzione con un altro automezzo, utilizzato per due viaggi, e chiede innanzitutto se la disponibilità appunto di un altro automezzo da parte della ditta appaltatrice per fronteggiare eventuali situazioni di emergenza e guasti meccanici debba considerarsi un requisito necessario al servizio.

Manzoni “interroga” poi il primo cittadino per conoscere le ragioni per cui l’appaltatore non abbia assicurato il servizio con un mezzo proprio, sostitutivo di quello comunale, come previsto da uno specifico articolo del capitolato d’oneri per il servizio di conduzione dello scuolabus, oltre che per sapere “per quale motivo l’Amministrazione non abbia preteso l’osservanza degli impegni assunti dall’appaltatore ma abbia affidato a un’altra ditta specializzata la prosecuzione del servizio di trasporto degli alunni sul percorso Varenna-Lierna-Varenna”.

Nella sua interrogazione il consigliere di “Vivere Varenna” chiede altresì se siano state applicate tutte le norme del capitolato d’appalto, in particolare l’articolo 15 nella parte in cui lo stesso recita che “in caso di inadempienza degli obblighi contrattuali assunti la ditta appaltatrice, oltre all’obbligo di ovviare in un tempo stabilito, sarà passibile di una penale contrattuale variabile da un minimo di 100 a un massimo di 300 euro per ogni infrazione, in rapporto alla gravità dell’inadempienza o della recidiva”.