MANDELLO – Ci si prepara ad una nuova migrazione in quel di Moregallo e a mettersi in marcia sarà una delle colonie di rospi più popolose tra quelle lombarde: ancora poche settimane, poi i ‘Bufo Bufo’ inizieranno a scendere dai boschi ai piedi della montagna in direzione del lago, per accoppiarsi e deporre le loro uova.
Una stagione degli amori che rischia ogni anno di decimare gli anfibi, “il pericolo, come spesso accade, è l’uomo o meglio l’urbanizzazione del territorio e il traffico veicolare. La strada provinciale incrocia la loro discesa a lago e molti esemplari finiscono per essere schiacciati dalle auto” spiega Antonello ‘Nello’ Fumagalli uno dei principali referenti dell’operazione ‘salva rospi’ che ogni anno, dal 1995, vede tanti volontari in campo per evitare che la migrazione si trasformi in una strage.
Per questo, già nei giorni scorsi, sono state installate delle barriere sul versante della montagna, per impedire ai rospi di scendere sulla strada. Ci penseranno i volontari a raccoglierli, muniti di appositi guanti per evitare di causare lesioni sulla pelle degli anfibi, mettendoli in un cestello per poi ‘accompagnarli’ alla spiaggia.
“Generalmente la migrazione inizia verso la fine di marzo e può durare un mese e mezzo complessivamente, prima per lo spostamento al lago poi il ritorno alla montagna – prosegue Nello – Lo scorso anno sono stati contati circa 38 mila rospi, 300 quelli che invece abbiamo trovato morti in strada. Dati che trasferiamo al centro regionale per il Salvataggio Anfibi che monitora la situazione. In altre zone, anche del nostro territorio, i rospi sono spariti, penso a Castello Brianza, oppure ridotti come a Bosisio Parini, dove in pochi anni si è passati dai 2 mila esemplari a poco più di un centinaio”.
Una missione di salvataggio vera e propria a cui collaborano diversi volontari ma ogni anno si ripropone il bisogno di persone che possano rendersi disponibili, perché la migrazione non conosce giorni festivi e tutta la settimana i rospi compiono la loro discesa e poi risalita dal Moregallo.
“Soprattutto nelle serate di pioggia il loro numero aumenta – prosegue Fumagalli – cerchiamo di dare una disponibilità per una o più sere, magari sempre le stesse ogni settimana in modo da poter organizzare al meglio i turni. Si inizia alle 19.30 o le 20 quando le giornate di sole si allungano, fino alle 23 o mezzanotte. Ovviamente ognuno fa quello che può, nelle proprie possibilità di tempo. Ai nuovi volontari chiediamo di contattarci prima e venire le sere in cui non si è ancora entrati nel vivo della migrazione per poter avere tutte le indicazioni del caso; importante avere con sé il giubbetto catarifrangente, calzature adeguate, secchiello e torcia ”.