Nuova LC – BG, cantiere a rischio. Valsecchi: “Limiteremo i disagi”

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La strada che dalla Chiesa del Beato Serafino sarà aperta in direzione di Lecco

 

LECCO – “Anche se l’opera dovrà essere riappaltata, si cercherà comunque di ridurre i disagi alla viabilità”: l’assessore comunale Corrado Valsecchi interviene in consiglio comunale rispondendo alle domande dei consiglieri Alberto Negrini e Alberto Anghileri sulla Lecco Bergamo.

Il cantiere per la galleria, che in futuro dovrà collegare Lecco con la zona del Lavello di Calolzio, è fermo in attesa che l’impresa che fa capo al gruppo Salini e la Provincia trovino un accordo per proseguire e gli abitanti della zona lo scorso venerdì hanno manifestato il loro disagio, con un presidio davanti alla zona dei lavori, per la presenza stessa del cantiere e la grande incertezza per la futura realizzazione dell’infrastruttura.

“L’ennesimo grido di dolore di un rione ostaggio della viabilità” lo ha definito dai banchi dell’opposizione il consigliere Negrini che suggerisce come “parziale soluzione al problema potrebbe essere la costruzione del sottopasso in corso Bergamo”.

“Lasciare la comunità di Chiuso in queste condizoni sarebbe un atto irresponsabile e certificherebbe che quel rione è figlio di un dio minore” ha commentato in aula il consigliere.

Il sottopasso si farà, ha confermato l’assessore: “Abbiamo chiesto che un milione delle risorse che giungeranno al Comune dal Patto per la Lombardia vengano utilizzate per questo intervento. La parte restante dei finanziamenti sarà destinata alla Lecco-Bergamo”.

La strada che dalla Chiesa del Beato Serafino sarà aperta in direzione di Lecco

 

Valsecchi non ha negato che, riguardo a quest’ultima opera, “la situazione dal punto di vista giuridico è complessa”. “La Provincia sta cercando di ridurre ai minimi termini lo stallo; o l’impresa va avanti oppure c’è la possibilità, al netto di un contenzioso, di giungere ad un nuovo appalto”.

Questo significherebbe ulteriori ritardi per vedere finalmente concludere un’opera che , per ora, non ha ancora visto neppure l’inizio degli scavi. “Il rischio è che questo stallo diventi insopportabile per Chiuso e per la città. Con il consigliere provinciale Galbusera ci siamo trovati d’accordo che, in caso di uno stop prolungato, si proceda ad asfaltare il sedime viario della strada che scorre al fianco della chiesa di San Gerolamo – già destinata a dividere i flussi di traffico a conclusione dell’opera-  per far defluire meglio il traffico ed evitare, ciò che accade oggi, che i mezzi pesanti bypassino la rotonda imboccando in contromano l’uscita per Rivabella”.