OSNAGO – Grande partecipazione sabato pomeriggio ad Osnago, nonostante la pioggia battente, per l’arrivo della ministra per l’integrazione Cécile Kyenge, che ha consegnato l’attestato di cittadinanza civica a ventidue bambini residenti in paese, nati da genitori stranieri.
Un gesto simbolico che ha visto la Ministra per l’integrazione come ospite d’onore di una cerimonia a cui erano presenti, oltre al sindaco di Osnago Paolo Strina, anche gli onorevoli del PD Veronica Tentori e Gian Mario Fragomeli. Nella sua seconda tappa della sua visita in provincia, dopo la visita alla Casa don Guanella in mattinata, Kyenge è stata accolta da più di un centinaio di persone in sala, tra rigide misure di sicurezza, e almeno un altro centinaio che sono dovute restare fuori. Presenti in sala anche molti sindaci del circondario, compreso il sindaco di Merate Andrea Robbiani.
“La cittadinanza è un percorso che non deve riguardare solo l’aspetto giuridico ma è un processo culturale – ha detto il ministro Kyenge – Per far capire a chi viene da un’altra terra o chi è nato qui che appartiene di fatto alla nostra comunità. Anche questa è educazione civica”.
“Dobbiamo evitare che i bambini siano coinvolti in queste polemiche che sono frutto di odio e frustrazione – ha aggiunto – Dobbiamo invece avere un approccio di pari opportunità, avere una visione ampia; le diversità devono essere una ricchezza e non un motivo di scontro”. La Kyenge ha poi aggiunto “Sono sei mesi che continuo a subire attacchi e insulti, ma quando vedo i bambini sorrido”.
Fuori dalla sala civica erano presenti anche diversi gruppi politici, tra i più critici con il ministro quello della Lega Nord.
“Secondo noi questo ministero è inutile -ha detto la segretaria della sezione di Barzanò Claudia Ferrario – Vengono consegnati attestati di cittadinanza a figli di immigrati. Per noi le priorità sono altre, cioè il lavoro, che sul nostro territorio manca completamente. Abbiamo una situazione economica disastrosa, e quindi secondo noi la presenza del ministro qui oggi non era così fondamentale.”
Il commissario provinciale Giulio De Capitani ha invece sottolineato come il dispiegamento di forze dell’ordine sia stato a suo avviso eccessivo (almeno una quarantina tra polizia, carabinieri e guardia di finanza): “Il questore ci ha fatto fatto una prescrizione, trattandoci come lebbrosi, e ci hanno mandato a più di 150 metri dal luogo dell’incontro. Noi vogliamo fare vedere che siamo incazzatissimi col ministro, senza dare speculazioni sul fatto che lei sia bianca, rossa gialla o nera, perché non ci interessa.”
Presente anche il gruppo di rifondazione Comunista “Abbiamo voluto essere presenti come sprono per il ministro Kyenge e il governo a fare di più su temi rispetto ai quali, per ora, hanno solo fatto promesse, e nulla più – ha detto il segretario provinciale Marco Nebuloni – Noi vogliamo fortemente l’abolizione delle CIR, l’istituzione dello Jus Soli e l’abolizione del reato di clandestinità.”
Infine anche il presidio dei Giovani Democratici di Merate. “Abbiamo voluto esprimere solidarietà al ministro Kyenge in risposta alle potenziali contestazioni razziali/politiche delle estreme destre – ha detto il segretario Gino Del Boca – Inoltre, ci schieriamo a favore dell’integrazione e crediamo che sia un diritto innegabile concedere la cittadinanza a bambini stranieri nati in Italia perché non si toglie niente a nessuno ma si da qualcosa in più a tutti . L’accanimento destrista contro questa “concessione” è semplicemente frutto della mancanza di coscienza civica”