Patto di stabilità: in Provincia ridotti gettoni e indennità ai consiglieri

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LECCO – Decisione presa all’unanimità da parte del Consiglio provinciale in merito all’auto-applicazione di sanzioni qualora non si riescano a rispettare i vincoli del patto di stabilità sottoscritti con l’approvazione del bilancio.

I consiglieri di maggioranza e opposizione, seppure con qualche presa di posizione differente, hanno votato favorevolmente alla riduzione delle indennità di carica e alla riduzione del valore dei gettoni di presenza spettanti a ciascun membro del Consiglio. “Sono d’accordo con la delibera – ha affermato il capogruppo Pd Italo Bruseghini – ma vorrei sapere se questa decisione è stata sollecitata in qualche modo dalla Corte dei Conti oppure se è frutto della volontà di questa giunta”. Puntuale è arrivata la replica del neo assessore al bilancio, Ennio Fumagalli: “se un’amministrazione non riesce a centrare l’adempimento e gli obiettivi del patto di stabilità è obbligata a intervenire con misure alternative per rientrare nei parametri votati nel bilancio”.

Nel testo della delibera si legge che, con decorrenza dal mese di aprile, è previsto “procedere all’applicazione della sanzione collegata con la possibilità di non rispettare l’obiettivo del patto di stabilità 2013, che comporta la riduzione del 30% delle indennità mensili lorde percepite dal Presidente del Consiglio e dai Consiglieri provinciali”. Gli importi delle indennità mensili ridotte sono così stabiliti: 2.051,45 € per il Presidente del Consiglio e 29,28 € per i Consiglieri. Sempre nel testo approvato dal Consiglio Provinciale viene specificato “di dare atto che, qualora alla fine dell’esercizio finanziario del 2013 si accertasse il rispetto dell’obiettivo del patto di stabilità 2013, le predette indennità/gettoni di presenza si intenderanno ripristinate automaticamente nella loro misura iniziale con diritto di recupero degli importi non percepiti e, conseguente, successiva liquidazione del saldo”.

“Lodevole l’intervento del consigliere Umberto Locatelli e la sua proposta, inattuabile per legge, di destinare il gettone di presenza per far fronte a emergenze come quelle della neve da spazzare – è intervenuto con un accento polemico il consigliere Paolo Arrigoni (Lega Nord) – però vorrei far presente che i gettoni di 30 consiglieri sono solo una briciola rispetto ai tagli voluti dal governo Monti: produrrebbero un importo pari a circa 5.000€, quando invece siamo di fronte a un governo che attua tagli di milioni di euro”. “La Lega voterà a favore della delibera – ha concluso Arrigoni – ma non so quante altre province avrebbero mostrato lo stesso senso di responsabilità”.