Paura delle ZTL? Arriva la App
per evitarle

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ZtlLECCO – Più di 150 i comuni hanno installato le Zone a Traffico Limitato, altrimenti conosciute con l’acronimo di Ztl, puntualmente dotate di telecamere di videosorveglianza e che oggi si stimano siano oltre le 1100. Un sistema di controllo giustificato con la salvaguardia di centri storici e zone pedonali, ma è altrettantto vero che risulta essere uno strumento, per molte Amministrazioni comunali, determinante al fine di far quadrare i sempre più asfittici bilanci comunali.

Attualmente si stima che tali strumenti di controllo ammontino a circa 5 milioni, per un fatturato totale ci si aggira intorno ai 300 milioni di euro: una cifra che nessuna Amministrazione può più permettersi di trascurare.

E’ così cominciata una vera propria corsa al potenziamento degli strumenti di controllo, con sempre un numero maggiore di Comuni che si apprestano a dotarsi di questi strumenti. Lecco non è esente da questa modalità di tutela che recentemente ha sollevato diverse polemiche soprattutto per le telecamere posizionate in all’imbocco di via.

Multe che fioccano e che colpiscono residenti, ma soprattutto non residenti che sono circa l’80% del totale. A fronte di tutto questo è nato il sito www.accessibilitacentristorici.it, che ha l’obbiettivo, non solo di fornire le informazioni dettagliate sulle ZTL (regole di accesso, posizione delle telecamere, mappa della ZTL, riferimenti alle Amministrazioni locali per approfondimenti), ma anche quello di valorizzare tali aree indicando le strutture recettive, i ristoranti e i monumenti presenti nelle ZTL .

Collegato al sito è sorta l’app Warning ZTL sviluppata per ora in ambiente android, ma presto anche in ambiente IOS, che supporta gli automobilisti che vogliono accedere ad una ZTL segnalando la posizione delle telecamere, nonché il loro stato di funzionamento.

“Niente di illegale – fanno sapere gli inventori della Appa – si tratta di uno strumento efficace per conoscere le regole e poterle rispettare senza avere il terrore di vedersi recapitate a casa multe per accessi non autorizzati”.