LECCO – “Faccio una proposta alla Lega. Se lo vorrà, potrebbe rinunciare a un valore che è proprio di una parte, pur importante della società lecchese, a favore di un valore che invece è patrimonio di tutta la società lecchese. Intendo dire che potrebbe rinunciare alla piazza della Lega Lombarda, già piazza della stazione fino a pochi anni fa, per farla diventare piazza della solidarietà. Ciò, a mio avviso, sarebbe fattibile solo se la Lega fosse d’accordo. Altrimenti ci sono altre piazze”.
Apriti cielo: le parole pronunciate giovedì da Marco Polverari, figlio dell’ex vicesindaco e parlamentare Pierluigi Polverari, nella cerimonia di conferimento della benemerenza assegnata al padre scomparso, hanno trovato sì d’accordo gli esponenti della Lega Nord, ma solo sull’ultima frase.
L’idea lanciata da Marco Polverari e guardata con interesse dal sindaco Virginio Brivio, che ha promesso di sottoporre la proposta al Consiglio Comunale, è stata infatti accolta con freddezza dagli esponenti lecchesi del Carroccio.
“Non ho nulla in contrario ad una piazza della solidarietà ma non vedo perché si debba cambiare il nome alla piazza della stazione. Mi sembra ci sia un intento punitivo verso la Lega e questo non lo gradisco. Con tutte le piazze che ci sono perché proprio quella” ha spiegato il capogruppo del Carroccio in consiglio, Cinzia Bettega.
L’allora piazza della Stazione, fu rinominata piazza Lega Lombarda nel 1995 sotto l’amministrazione della giunta leghista guidata dal sindaco Giuseppe Pogliani. Fu il consigliere Stefano Parolari, insieme ad altri firmatari, a presentare l’ordine del giorno in Consiglio per assegnarle il nuovo nome:
“Ce ne sono tante di piazze e quella della stazione non è stata intitolata al partito Lega Lombarda ma alla Lega Lombarda, in ricordo del giuramento di Pontida del 1177 e non certo per altri motivi – ha sottolineato Parolari – Un fatto storico così come è per via Visconti e per il ponte Azzone Visconti. Non so se dia fastidio la storia della Lombardia, perché a questo si riferisce il nome della piazza e non alla Lega Lombarda partito, che è una storia di questi anni. Non vedo perché doversi attaccare ogni volta a queste cose e non pensare ad altre più serie”.
Ma le parole più dure sono giunte dal consigliere Giovanni Colombo: “Polverari ha perso un’occasione per star zitto. Piazza Lega Lombarda ha il suo significato storico, allo stesso modo allora si potrebbe togliere via Risorgimento, ma che significa? Lezioni di moralità da questo signore non ne prendo, se vuole un confronto sui fatti e sulla storia, anche recente, siamo disponibilissimi, ma non venga a farci lezioni di alcun tipo”.