Profughi. Lega e FDI protestano di fronte alla tendopoli

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LECCO – Leghisti in protesta sabato di fronte alla tendopoli allestita al Bione, che ospita attualmente 24 migranti, nel pieno dell’emergenza profughi che sta interessando anche l’area lecchese.

Dalle 10 di questa mattina, inizialmente una trentina poi raddoppiati di numero, i militanti del Carroccio hanno raggiunto i cancelli dell’area spettacoli viaggianti dove la Prefettura ha deciso di realizzare il centro di accoglienza temporanea. Numerosi gli esponenti politici locali della Lega presenti al presidio di protesta.

 

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Nel giorno della manifestazione, l’assessore regionale Simona Bordonali ha voluto effettuare un sopralluogo al campo accompagnata dall’on. Paolo Grimoldi, commissario nazionale del Carroccio.

Una visita alla quale avrebbe voluto partecipare anche il segretario provinciale del partito, Flavio Nogara, con i consiglieri comunali Cinzia Bettega e Stefano Parolari, che però non hanno ricevuto l’autorizzazione ad entrare nel campo, così come il leader della sinistra lecchese, Alberto Anghileri, al Bione per dimostrare loro la propria solidarietà ai migranti ed anch’esso bloccato ai cancelli dalle forze dell’ordine.

 

L'assessore Bordonali insieme al segretario Nogara
L’assessore Bordonali insieme al segretario Nogara

 

“Continuiamo ad assistere ad arrivi incontrollati – ha spiegato Nogara – oggi abbiamo questa gente che viene smistata sul territorio, trattata come un pacco da 35 euro per interessi che sono abbastanza chiari. Noi ci opponiamo e vogliamo che il problema venga risolto alla fonte. Un’emergenza dura sei mesi, un anno, oltre non è più emergenza ma incapacità gestionale e politica”.

Cinzia Bettega, capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale
Cinzia Bettega, capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale

“La situazione a Lecco  – ha proseguito Nogara – è assurda, bisognerebbe piantonare la Prefettura: non è possibile mettere al Ferrhotel, in una zona del centro, 120 persone di cui non sappiamo nulla e che ad oggi sono clandestini. Vogliamo che avvenga una selezione nelle terre di origine per verificare chi scappa davvero dalle guerre e quindi dare loro possibilità di rifugio. Tutti gli altri approfittano solo di questo canale incontrollato che si è venuto a creare e che il Governo ha favorito”.

Per il capogruppo consigliare del Carroccio, Cinzia Bettega, la visita al centro è solo rimandata: “Oggi non ci è stato dato il permesso ma non finisce qui, abbiamo diritto come tutti gli altri esponenti che si occupano di politica e del proprio territorio di vedere di cosa si tratta. E non finirà qui nemmeno per quanto riguarda il Comune: chiederemo che il Consiglio venga costantemente informato, che informi anche i cittadini sull’evoluzione della situazione e che sia un’informazione completa: non solo il numero di migranti accolti ma anche le risorse utilizzate, le attività nelle quali vengono coinvolti i profughi. Questo senza alcun tipo di pregiudizio ma come dovere e responsabilità verso i cittadini”.

Giacomo Zamperini (FDI)
Giacomo Zamperini (FDI)

Giunto al presidio anche il responsabile federale del dipartimento Sicurezza ed Immigrazione della Lega Nord, Toni Iwobi; al fianco della Lega anche una decina di esponenti di Fratelli d’Italia, insieme al loro responsabile regionale sul tema dell’immigrazione, Giacomo Zamperini:

“Siamo qui insieme agli amici della Lega per manifestare la nostra contrarietà, non nei confronti degli stranieri e dei richiedenti asilo, ma contro Stato, Governo, Prefettura e Comune che non hanno saputo dare risposte sufficienti ai cittadini lecchesi e che si sono dimenticati di difendere la città”.

“Lo dico con una battuta – ha proseguito –  vogliamo difendere tutti gli stranieri e non soltanto i clandestini, dobbiamo pensare ai turisti che vengono in città e che come biglietto da visita si trovano una tendopoli da una parte e un campo rom dall’altra. Chiediamo che venga ripristinata la legalità e che si trovi una soluzione che possa tutelare italiani e stranieri”.

 

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Tra gli amministratori leghisti presenti anche il sindaco di Ello, Elena Zambetti, che ha voluto denunciare un episodio avvenuto ai Resinelli, dove il primo cittadino ellese possiede una seconda casa: “Mi è stato raccontato che sul pullman che scendeva verso Lecco una ragazzina è stata molestata da due degli stranieri ospiti del centro di accoglienza dei Resinelli. Continuavano ad importunarla fino a quando non è dovuta scendere per evitare di stare sola sul bus con queste persone”.

 

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Flavio Nogara insieme a Toni Iwobi

 

Lamentele sono giunte anche da alcuni cittadini presenti, in particolare, un residente della zona del Broletto ha avvicinato Nogara per esprimere le proprie perplessità riguardo alla sistemazione al Ferrhotel: “Non sappiamo chi sia questa gente, possono essere pacifici oppure no. Al parchetto vicino giocano dei bimbi e c’è anche un complesso residenziale di libero accesso. Vorremmo ci fossero più controlli, invece oggi non ne vediamo”.

 

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