Provincia: lavoratori in lista di mobilità, destino incerto per 70

Tempo di lettura: 2 minuti

provincia (2)

LECCO – Oltre 16 mila trasferimenti previsti entro dicembre per i dipendenti delle Province italiane, costrette ad una vera e propria “cura dimagrante” dei propri organici a seguito della riforma sul riordino degli enti locali.

Il Sole 24 Ore, nell’edizione di lunedì, traccia una mappa degli spostamenti dei lavoratori provinciali analizzando i dati inseriti dalle stesse Province sul Portale nazionale della mobilità. Su un totale di 50 mila dipendenti tra province e città metropolitane, sono appunto circa 16 mila quelli inseriti nelle liste della mobilità ed oltre 5 mila, stima il giornale di Confindustria, avrebbero trovato ricollocazione diretta nelle rispettive Regioni occupandosi dei servizi finora svolti dalle Province.

Le Regioni dovrebbero farsi carico anche dei 5 mila lavoratori dei centri per l’impiego, funzione persa dalle province a seguito della riforma, mentre per quasi duemila lavoratori resterebbe ancora l’incognita sul loro futuro. I trasferimenti dovrebbero avvenire entro il 1° gennaio ma, come denunciato dal quotidiano, solo in questi giorni si sarebbe sbloccata la procedura informatica che permette ai Comuni di dichiarare i posti disponibili nei loro organici per accogliere i dipendenti in uscita dalle Province.

Secondo i dati pubblicati dal Sole 24 Ore, alla Provincia di Lecco sarebbero interessati dalla mobilità generale 30 addetti, 31 dipendenti del centro per l’impiego dovrebbero venire assorbiti dalla futura agenzia regionale per il lavoro, tre verrebbero ricollocati nell’amministrazione della giustizia, 13 agenti di Polizia Provinciale attendono di conoscere il loro destino (se dovranno o meno confluire in altre forze di polizia) e altrettanti dipendenti avrebbero invece i requisiti di pensionamento pre-legge Fornero.

provincia - sindacati - bocci  (20)

“Abbiamo sempre parlato di un numero ridotto di dipendenti destinati alla mobilità, da Roma ci hanno però chiesto inserire in lista indistintamente tutti i lavoratori operanti nell’ambito delle funzioni non fondamentali della Provincia – ha spiegato il presidente di Villa Locatelli, Flavio Polano – Sarà da quell’elenco, secondo quanto ci è stato detto, che le Regioni dovranno ‘pescare’ per rinfoltire i loro organici. Poi toccherà ai Comuni da parte dei quali per ora abbiamo già avuto delle richieste informali. E’ una modalità differente rispetto a quanto disposto inizialmente, tutto passa dal portale della mobilità e secondo i suoi criteri”.

Difficile, secondo Polano, che tutto riesca a concludersi entro fine anno. “Auguri – commenta con amarezza – sarei contento per i dipendenti che avrebbero idee più chiare rispetto al loro futuro lavorativo ma ho qualche dubbio che si riesca a terminare le ricollocazioni al 1° di gennaio”.