Rotary Club Lecco Manzoni, una serata all’insegna della salute

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LECCO – Serata all’insegna della salute quella di giovedì 29, quando il Rotary Club Lecco Manzoni ha ospitato il Dott. Simeone Andrulli, nefrologo presso la Divisione di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale A. Manzoni di Lecco, per trattare il delicato tema della prevenzione delle malattie renali.

“I reni sono organi essenziali per la vita e possono ammalarsi per vari motivi e spesso in modo occulto, ossia senza dare particolari sintomi o segni di allarme. Per scoprire se una persona ha una malattia renale, oltre a una buona visita medica, possono servire alcuni esami del sangue, un esame delle urine ed un ecocolor doppler renale, che dà informazioni maggiori rispetto alla comune ecografia dell’apparato urinario – ha spiegato il Dottore – In Europa e ancor più negli USA, le cause di danno renale più frequenti e trattabili sono il diabete mellito, l’obesità e l’ipertensione arteriosa. In aggiunta, occorre prestare attenzione, in pazienti predisposti, anche ai danni renali causati da alcuni farmaci come gli analgesici o antiinfiammatori non steroidei, alcuni antibiotici, l’allopurinolo usato nei pazienti iperuricemici o i dicumarolici o anticoagulanti orali usati per esempio nei pazienti con fibrillazione atriale. Le situazioni di ipovolemia/disidratazione dovute per esempio a vomito e/o diarrea e l’uso di mezzi di contrasto usati per motivi cardiologici (coronarografia) o radiologici (TAC, angio-TAC) costituiscono altre occasioni per il possibile sviluppo di danno renale soprattutto in pazienti anziani, cardiopatici o in terapia con un ace-inibitore o con la metformina, un farmaco molto usato e utile nella cura del diabete”.

IN ambito di prevenzione il Dottore ha proseguito: “Per prevenire la malattia renale occorrerà quindi adottare quelle misure utili per evitare o almeno controllare le malattie citate partendo dall’adozione di uno stile di vita sano, evitare l’uso del fumo e delle droghe, moderare il consumo di bevande alcooliche, correggere un sovrappeso se presente con una dieta ipocalorica e un’adeguata attività fisica aerobica, seguire una dieta ipoglucidica e ipolipidica in presenza di diabete, una dieta iposodica limitando formaggi e salumi in caso di ipertensione arteriosa, moderare il consumo di carne, assumere congrue quantità di verdure ed ortaggi per aumentare l’apporto di fibra alimentare e ridurre l’apporto dietetico di colesterolo e grassi saturi. Una particolare attenzione va riservata anche all’apporto idrico: mentre le persone normali devono bere solo quando hanno sete, i pazienti con calcolosi renale o predisposti a fare calcoli renali dovrebbero sforzarsi a bere di più soprattutto alla sera prima di andare a letto e al mattino. Invece, i pazienti cardiopatici, cirrotici o con tendenza a gonfiarsi o in caso di edemi declivi dovrebbero bere di meno. Una volta fatta la diagnosi di malattia renale, è importante sapere come questa evolva nel tempo. Sarà quindi utile un controllo nefrologico periodico allo scopo di ridurre la temuta progressione del danno renale verso l’insufficienza renale terminale e quindi la necessità di dialisi.
I controlli periodici dal proprio medico di fiducia o dal medico specialista, per essere più efficaci, devono infine avvenire valorizzando l’uso del diario glicemico se diabetici, del diario pressorio se ipertesi, del diario del peso se cardiopatici, nefropatici o epatopatici, oltre ai risultati degli esami di laboratorio personalizzati in base ai problemi specifici di ciascun paziente”.

A concludere la serata, un’altra relatrice, la giovane Francesca Verzeri, fisioterapista presso lo studio “Centro di Medicina Riabilitativa Resegone” con sedi a Vercurago e Cisano Bergamasco.

A lei il compito di parlare della riabilitazione del pavimento pelvico. “Il pavimento pelvico è quell’insieme di muscoli e legamenti posti alla base dell’addome, tra il pube e il coccige, la cui funzione quotidiana è dare contenimento e sostegno agli organi ivi collocati, regolando la minzione, la defecazione, la fuoriuscita/contenimento di gas, la respirazione, e, non per ultimo, giocando un ruolo chiave nella vita sessuale e riproduttiva. La terapia di riabilitazione del pavimento pelvico è molto sviluppata nel Nord Europa; negli ultimi anni si sta diffondendo anche in Italia, anche se l’imbarazzo nel parlarne e nel chiedere aiuto è spesso ancora troppo radicato. La riabilitazione si può effettuare su tutte le donne che abbiano problemi di incontinenza urinaria da sforzo (ad esempio, a seguito di colpo di tosse, sollevamento pesi, o starnuto, ecc … ), oppure incontinenza urinaria da urgenza (sento lo stimolo ma non arrivo in tempo in bagno). E’ utile anche come prevenzione delle non infrequenti conseguenze da gravidanza e menopausa. I risultati sono molto buoni già dopo poche sedute dall’inizio della terapia. Inoltre, i semplici esercizi si possono eseguire anche al proprio domicilio. La terapia è anche di supporto ai problemi maschili. L’invito è a non avere paura di parlarne con lo specialista; ci sarà sempre una soluzione al proprio problema”.

Parlare di prevenzione e cure, ha commentato la Presidente del Rotary Club Lecco Manzoni, l’Avv. Nicoletta Spagnolo, significa abbattere le barriere dell’ignoranza e della cattiva o nulla informazione sanitaria, spianando così la via ad una miglior qualità della vita. “Il Rotary – ha concluso – ha anche questa funzione”.