Scuola. Le mamme non arretrano: “I nostri figli restano a Bonacina”

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Genitori e residenti riuniti nella sala parrocchiale di Bonacina

LECCO – “Una scuola non vale l’altra” e i genitori di Bonacina non hanno nessuna intenzione di fare un passo indietro, supportati dalle mastre e dalla gente del rione che venerdì sera ha affollato la sala dell’oratorio per il primo incontro del comitato nato a difesa della primaria “F. Filzi”.

Anche i comitati di Chiuso, Laorca e Malnago, nati anch’essi in difesa delle proprie scuole di quartiere, hanno voluto assistere all’appuntamento e al confronto tra cittadini ed esponenti del consiglio comunale: Stefano Citterio del Pd, Massimo Riva del Movimento Cinque Stelle, Gianluca Corti di Appello per Lecco, Filippo Boscagli di Ncd, Alberto Negrini di Viva Lecco, Giovanni Colombo della Lega Nord, Alberto Anghileri di Con la Sinistra Cambia Lecco.

I capogruppo del consiglio comunale presenti all'incontro
I capogruppo del consiglio comunale presenti all’incontro

Tutti gli schieramenti politici erano presenti per ascoltare dalla viva voce delle mamme e dei residenti i motivi della protesta e le buone ragioni per salvare la scuola rionale dalla chiusura che potrebbe essere prevista nel piano di riforma dei plessi scolastici al vaglio dell’amministrazione comunale.

Ettore Sutti del comitato
Ettore Sutti del comitato

“Crediamo che tutte le scuole dei rioni debbano restare aperte – ha sottolineato Ettore Sutti del comitato, aprendo gli interventi della serata – Quello che è mancato in questi anni è la programmazione ed è ingiusto che i genitori vengano messi l’uno contro l’altro, perché la responsabilità sulla chiusura di una scuola non può essere responsabilità dei genitori di uno o l’altro rione, ma dell’amministrazione comunale”.

Il riferimento è alla vicenda che ha scatenato l’ira delle mamme e dei papà dei bimbi, ovvero alla soluzione della dirigenza scolastica e dell’amministrazione comunale, di fronte ai numeri di iscrizioni insufficienti per effettuare due prime, di trasferire i neo alunni di Bonacina e Malnago alla scuola di San Giovanni.

Isabella Gianetri, mamma e portavoce del comitato
Isabella Gianetri, mamma e portavoce del comitato

“Siamo stati convocati in un incontro non ufficiale senza sapere che avremmo dovuto prendere una scelta con conseguenze concrete sul futuro scolastico dei nostri bambini – ha spiegato Isabella Gianetri, mamma e portavoce del comitato – ci è stato chiesto se qualcuno di noi fosse disposto a iscrivere i propri figli a Malnago, lo stesso è stato fatto con i genitori di Malnago, chiedendo di spostare almeno un’iscrizione su Bonacina . Hanno creato due fazioni per poi prendere loro la decisione. I nostri bimbi, però, ancora oggi restano iscritti a Bonacina, perché è questa la nostra volontà”.

La maestra Antonella Frizzarin
La maestra Antonella Frizzarin

Una scuola, la F. Filzi, a rischio chiusura poiché ritenuta non dotata di spazi sufficienti, senza mensa interna e con una palestra poco ampia: “La nostra scuola può ospitare fino a 99 persone, ovvero gli 87 bambini attualmente presenti e il personale scolastico – ha precisato Antonella Frizzarin, una delle maestre intervenute alla serata – è vero, la mensa non all’interno dell’edificio scolastico e gli alunni vengono accompagnati all’esterno ma questo non può essere un problema, anzi, aiuta i bimbi a crescere, a conoscere la realtà e ad imparare a stare al mondo. Inoltre, molti scelgono la scuola di Bonacina proprio perché è una realtà piccola dove, soprattutto i bimbi con problemi di socializzazione, possono trovare un ambiente più consono alle loro esigenze”.

Mariangela Spandri, mamma del comitato
Mariangela Spandri, mamma del comitato

Una scuola che, per gli abitanti del quartiere, “è una famiglia allarga – ha spiegato Mariangela Spadri, giovane mamma ed essa stessa, a suo tempo, alunna della Filzi – i genitori si conoscono tutti, conosco le maestre, e danno una mano concreta, con il servizio di piedibus e imbiancando le aule. La scuola è il cuore del nostro quartiere”.