MANDELLO – “Ricordiamo Pino Ponzini per il suo lavoro in Cemb e nelle tante occasioni in cui ci è stato vicino con le sue riprese fotografiche”.
Silvia Buzzi, figlia dell’indimenticato fondatore dell’azienda mandellese specializzata nella produzione di macchine equilibratrici, ricorda la figura, l’impegno e la disponibilità di Pino Ponzini, morto ieri ad Abbadia Lariana all’età di 76 anni.
“Entrato in Cemb nel 1961 come tecnico – dice – si è occupato dapprima di assistenza e poi dei rapporti commerciali con i clienti che Cemb aveva in molte parti del mondo e che lui stesso ha aiutato a incrementare”.
Silvia Buzzi osserva una serie di foto che lo ritraggono in occasione proprio di fiere organizzate all’estero, o durante alcune visite a Mandello dei loro affezionati distributori giapponesi, in alcune delle quali è ritratto proprio accanto all’ingegner Luigi e a sua moglie, Elena Buzzi. E dice: “Di animo generoso e affabile, è sempre riuscito a stabilire con tutti rapporti di amicizia, oltre che di lavoro, tant’è vero che molti clienti lo ricordano ancora dopo tanti anni”.
Andato in pensione come dirigente nel 1989, un anno dopo la morte dell’ingegner Buzzi, Pino Ponzini è comunque rimasto legato alla “Cemb” grazie alla sua passione per la fotografia e per le riprese con la videocamera, con la quale realizzò in varie occasioni interessanti filmati.
Silvia Buzzi aggiunge: ““Pino Ponzini è un esempio di come ci si può appassionare al proprio lavoro con entusiasmo, senso del dovere e voglia di mettersi in gioco per migliorare e tenersi al passo con i tempi e con le nuove tecnologie”.
Quindi un ultimo pensiero: “Il suo bel ricordo rimarrà sempre presente nella storia della “Cemb” e nel cuore di chi lo ha conosciuto”.