Vallo del S. Martino: via agli espropri, riparte la messa sicurezza

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Una delle reti paramassi già posizionata sotto il Medale
Le barriere paramassi già installate sul versante di Laorca-Rancio
Le barriere paramassi già installate sul versante di Laorca-Rancio

 

LECCO – “Un’opera indispensabile che dal 2002 continuava ad essere rimandata ed ora finalmente, dopo l’ottenimento dell’importante finanziamento regionale, possiamo realizzare”.

E’ soddisfatto l’assessore ai Lavori Pubblici, Corrado Valsecchi, per la delibera di giunta del 10 novembre scorso con la quale è dato il via alle procedure per la messa in sicurezza del San Martino.

Il piano prevede interventi al vallo paramassi sopra l’abitato di Rancio e dal lato che guarda al Pradello. L’investimento complessivo è di 1,342 milioni di euro, con 1,2 milioni stanziati dal Pirellone e i restanti 142 mila euro dalle casse comunali. “Abbiamo dovuto rivisitare il progetto originale suddividendolo in due lotti, tenendo per ora in standby l’operazione prevista per l’area delle Caviate per la quale necessiteranno nuove risorse”.

 

I lavori di installazione delle barriere sopra l'abitato di Rancio
I precedenti  lavori di installazione delle barriere a Rancio

Si andrà a lavorare invece dalla parte di Rancio dove verranno incrementate le reti paramassi, oggi 50 metri di estensione, che verranno ampliate di altri 115 metri. Più complesso l’intervento previsto per il Pradello dove oltre a nuove reti (se ne aggiungono altri 163 metri agli attuali 281) verranno anche realizzate gradinature su un’area di 4 mila metri quadrati del versante, per dirigere l’eventuale caduta di massi ed evitare che possano saltare oltre le barriere, e verranno inoltre edificati dei rilevati di terra armata, ovvero degli avvallamenti per circa 1800 metri quadrati.

La delibera del municipio permette l’avvio delle pratiche relative agli espropri che riguarderanno nove ditte castali, corrispondenti ad una ventina di proprietari. Espropri che in occasione dell’installazione delle recenti barriere, nel 2009, operazione seguita dall’ex assessore Stefano Parolari, avevano creato qualche difficoltà, superata su Rancio grazie all’accordo con le famiglie proprietarie dei terreni e più complicata e irrisolta sul Pradello, dove Anas aveva già proceduto ad espropriare terreni per la realizzazione dell’attraversamento. Ora, con i finanziamenti ottenuti lo scorso marzo dalla Regione, si riparte quindi per completare il percorso,  iniziato negli anni precedenti e che dovrebbe giungere a compimento nel 2018 con l’installazione delle nuove reti.

Una delle reti paramassi già posizionata sotto il Medale
Una delle reti paramassi già posizionata sotto il Medale

 

Da quasi mezzo secolo il San Martino è sorvegliato speciale per rischio idrogeologico, da quella tragica notte del 23 febbraio del 1969 quando una frana si staccò travolgendo le abitazioni in via Stelvio e provocando sette  vittime.  Più recentemente, nell’aprile del 2014,  uno smottamento costrinse a chiudere la superstrada sottostante, tagliando il collegamento tra Lecco e il lago, con enormi disagi per la viabilità.

Dal 2012 la montagna è sotto osservazione degli esperti del Politecnico che, con un progetto innovativo,  hanno provveduto all’installazione di sensori, utili non solo per rilevare ma anche per prevenire eventuali movimenti franosi (vedi articolo).