Valsecchi: “Lecco è multietnica e i migranti sono cittadini lecchesi”

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NoituttimigrantiLECCO – Entrerà nel vivo a settembre la discussione a Palazzo Bovara sulla cittadinanza civica ai figli dei migranti nati nel capoluogo di provincia: un provvedimento già approvato in tante altre città italiane ed anche in alcuni Comuni lecchesi come Mandello del Lario e Osnago.

 

A Lecco la cittadinanza civica è proposta dal Partito Democratico e appoggiata dai gruppi di maggioranza, tra questi Appello per Lecco con il suo portavoce Corrado Valsecchi che è intervenuto sul questa tematica con una lettera.

Tra i fondatori di Les Cultures, l’associazione lecchese nata per sostenere il processo di integrazione dei migranti giunti in città, Valsecchi spiega quanto sia cambiata la società lecchese negli ultimi 20 anni e quale passo si andrà ora a compiere.

Corrado Valsecchi
Corrado Valsecchi

“I dati forniti dall’Istat parlano chiaro. Lecco é diventata a tutti gli effetti una città interculturale e multietnica. Su una popolazione di 48.154 abitanti, gli stranieri residenti in città in maniera stanziale sono 4.216, di cui 2192 donne e 2.024 uomini.

Quando si parla di ” vision ” per la città non possono non tornarmi in mente i processi mediatici, le fiaccolate, le manifestazioni che si facevano contro Les Cultures oltre 20 anni fa. La ” vision” é immaginare il futuro e cercare, attraverso la buona amministrazione, di orientarlo e soprattutto di governarlo. Io e i miei amici di Les Cultures avevamo presente quale sarebbe stato il futuro delle nostre città , ma anziché prepararci a gestire un passaggio epocale spesso la politica strumentalmente ci attaccava.

Nel 1993 a Lecco, anno di fondazione dell’associazione multietnica, erano presenti meno di 250 cittadini immigrati, oggi ci sono ben 98 nazionalità rappresentate: la società cosmopolita. La nostra città deve fare i conti con questa popolazione che rappresenta il 10 % dell’intera comunità con lineari politiche di agibilità , mirando ad una convivenza pacifica e rispettosa capace di coinvolgere, tutte le comunità presenti, in un processo relazionale e di integrazione compiuta.

Lecco è una società che grazie alle politiche di sensibilizzazione messe in campo negli anni “90 ha saputo reggere bene l’urto dei processi di immigrazione, adesso bisogna avere l’ambizione di mirare più in alto : fare in modo che gli immigrati residenti in città e i loro bambini si sentano, a tutti gli effetti, cittadini lecchesi . Ricordiamoci che questi nostri concittadini sono contribuenti e lavoratori come noi e contribuiscono fattivamente allo sviluppo della nostra comunità”.