Viaggio nel cantiere del Nuovo Campus Universitario

Tempo di lettura: 4 minuti

LECCO – Manca meno di un anno per poter ammirare l’università del futuro: un campus esteso su una struttura di oltre 30 mila metri quadri, realizzato con materiale in gran parte riciclabile e alimentato esclusivamente da energia pulita,  con aule didattiche e laboratori all’avanguardia, un edificio di residenza per gli studenti, una biblioteca interna e spazi all’aperto circondati da una rete wireless, che permetterà a chiunque di connettersi liberamente ad internet; questi sono i connotati del nuovo Politecnico che sorgerà nell’area prima occupata dall’Ospedale, in via Ghislanzoni. In mattinata il cantiere  è stato aperto alla stampa e alle autorità istituzionali, tra queste l’assessore regionale Giulio Boscagli, il presidente della provincia Daniele Nava e l’assessore del Comune di Lecco, Armando Volonté.

“Abbiamo completato tutte le strutture relative alla prima fase del progetto – ha spiegato Riccardo Licari, dirigente Area Tecnico Edilizia – ci stiamo ora occupando delle finiture interne al corpo aule e dei laboratori al piano seminterrato. L’avanzamento dei lavori è in linea con quanto previsto da cronoprogramma, e prevediamo di terminare il tutto per la fine di gennaio. Il trasferimento vero e proprio nella nuova sede dovrebbe avvenire invece entro giugno 2013”.

“Il concetto sul quale stiamo costruendo il nuovo Politecnico è la leggerezza, la trasparenza, vogliamo che sia un’università aperta ai cittadini, democratica – ha aggiunto il progettista del campus, Paolo Bodega – Anche per questo abbiamo scelto il bianco come colore della struttura: il bianco di un foglio di carta che è il punto di partenza di ogni studioso, e che rappresenta la castità intellettuale.”

“Un altro dato importante – ha proseguito Bodega – è la sostenibilità: abbiamo utilizzato un sistema prefabbricato, che si è tradotto in una cantierizzazione veloce e pulita. Inoltre questa università non avrà una caldaia, bensì utilizzerà l’acqua di falda, e senza quindi emissioni di CO2. Abbiamo sulla copertura un sistema fotovoltaico da 20kw, che consentirà di riscaldare il bar e tutti i servizi interni. Sarà quindi un’università green, costruita con materiali prevalentemente riciclabili. La stessa struttura, tra 40 anni, potrebbe essere smontata e riutilizzata in una logica di ristrutturazione.

“ Grande attenzione è stata posta anche per gli spazi non costruiti – ha spiegato Manuela Grecchi, delegata del Rettore per l’edilizia – l’idea è quella di avere degli spazi aperti che il cittadino potrà fruire attraversando o semplicemente soffermandosi presso l’università.  Il punto di partenza è stato la definizione di un modello universitario differente,  aperto ad una città che ha creduto e sostenuto questo progetto”.

Presente al tour nel cantiere anche Marco Bocciolone, prorettore del polo territoriale di Lecco: “La sfida più interessante è rappresentata dal fatto che questa sarà l’unica sede del politecnico in cui nella stessa area sono presenti strutture didattiche, di ricerca e le residenze degli studenti; ciò trasformerà l’università un’esperienza di campus all’anglosassone. Verranno inoltre svolte attività di coinvolgimento per i giovani della città, andando oltre al  ruolo di formazione tecnico-scientifica dell’università, e puntando ad essere anche un luogo di integrazione culturale”.

Grande la soddisfazione delle autorità presenti: “In un momento di stallo per il nostro Paese – ha dichiarato l’assessore Volonté –  Lecco è una città che, insieme al suo territorio, si sta muovendo verso il  futuro”.

E’ stata premiata la lungimiranza della città – ha spiegato il presidente Nava –  Perché non era scontato che in quest’area nascesse una struttura di interesse pubblico di così alta valenza. Perché la Pubblica amministrazione avrebbe potuto indirizzarsi verso una trasformazione d’ambito dell’area e dare spazio all’edilizia civile. Vedere questi primi risultati credo sia una soddisfazione grandissima per tutti, sopratutto per quanti hanno seguito, negli ultimi quindici anni, un iter che ha avuto i suoi problemi ma oggi mostra i suoi risultati, importantissimi per la città e per la qualità della vita dei suoi cittadini”.

E’ stata proprio la convergenza di tutte le forze istituzionali del territorio a far si che quest’area pubblica venisse mantenuta tale – ha aggiunto l’assessore Boscagli – E’ un pezzo di città ritrovato, che può e deve diventare un traino per lo sviluppo economico del territorio. Notevole  è l’affezione della realtà lecchese per questo progetto, difficile riscontrare altrove”.

Il Politecnico ha deciso inoltre di aprire, nei pressi del cantiere, lo “Spazio Multimediale-Info point”: uno sportello informativo accessibile ai cittadini, alle scuole e agli stessi studenti dell’ateneo, realizzato per illustrare e presentare il progetto del nuovo campus con il supporto di un esposizione di immagini, disegni e modelli. Disponibile il giovedì pomeriggio per i cittadini, e su prenotazione per gruppi di studenti.