“Voces” e “Il giardino delle Esperidi”, 2 festival nel segno della cultura

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La conferenza stampa di venerdì 13 giugno in Provincia per la presentazione di "Voces" e del festival "Il giardino delle Esperidi".
La conferenza stampa di venerdì 13 giugno in Provincia per la presentazione di “Voces” e del festival “Il giardino delle Esperidi”.

LECCO – “Il giardino delle Esperidi”  e “Voces”, due festival – e due veri e propri progetti – di assoluto livello per dare rinnovato impulso alla musica e alla cultura tradizionale e antica e per rinnovare il legame del territorio con la danza, il teatro e la poesia, oltre appunto che con la musica. Nel Lecchese la cultura rilancia e sfida la difficile stagione che gli enti locali (e su tutti la Provincia) stanno attraversando.

“Vogliamo andare avanti – ha affermato oggi, in sede di presentazione dei due eventi proposti da “Res Musica” e da “Scarlattine Teatro”, l’assessore provinciale alla Cultura, Marco Benedetti – nonostante tutto. Nonostante i nuovi tagli che hanno portato il nostro ente a un passo dal dissesto e per valorizzare un patrimonio culturale che non potrà che avere ricadute positive sul territorio, nel solco del rafforzamento della propria identità e del senso di comunità”.

“La situazione è obiettivamente drammatica – ha aggiunto Benedetti – ma fortunatamente avevamo messo per così dire un po’ di fieno in cascina e questo ci consente di riproporre due festival in cui la Provincia ha sempre creduto e continua a credere, condividendoli e sostenendoli”.

L’assessore ha ribadito l’importanza del concetto di “fare rete”, “unica condizione – ha detto – per resistere in un mare che è qualcosa più che in tempesta e poter  garantire proposte culturali qualificate e, in quanto tali, capaci di attrarre un pubblico attento e numeroso”.

DSC_1868L’assessore Marco Benedetti ha altresì sottolineato l’apporto di Acel Service, oltre che della Fondazione Cariplo e degli altri soggetti (pubblici e privati) sponsor delle due iniziative. “Il loro contributo è basilare – ha detto – per la riconferma delle diverse progettualità di spettacolo, così come il ruolo svolto dai Comuni coinvolti, che con la passione, l’impegno e la determinazione dei loro pubblici amministratori consentono di realizzare progettualità tanto importanti per il nostro territorio”.

A entrare nel merito di “Voces”, vero e proprio festival di musica e cultura tradizionale e antica,  è stato quindi Angelo Rusconi, presidente di “Res Musica” e direttore artistico della rassegna, che potrà contare anche sull’apporto di Margherita Pacini (a lei è affidato il coordinamento tecnico-artistico dell’evento) e di Marco Ruffinoni.

“La programmazione 2014 – ha spiegato Rusconi – prevede appuntamenti in varie località delle province di Lecco, Sondrio, Varese, Monza Brianza e Verbania e il proposito è come sempre quello di dare voce alle persone in quanto testimoni del sapere e delle tradizioni. Accanto ai gruppi “popolari”, vengono peraltro coinvolti ensemble professionali di livello anche internazionale, studiosi, enti culturali e associazioni che cooperano all’allestimento di una programmazione caratterizzata da concerti, rappresentazioni teatrali, workshop, celebrazioni liturgiche, incontri e visite guidate”.

DSC_1871“Elemento fondante del nostro festival – ha aggiunto il presidente di “Res Musica” – è la proposta di un modello alternativo e innovativo di produzione culturale. Anziché proporre iniziative calate per così dire dall’alto, la programmazione viene infatti costruita partendo dallo studio del patrimonio del territorio, per valorizzarne le peculiarità”.

Significativa la considerazione con cui Angelo Rusconi ha concluso il suo intervento nella sala consiliare della Provincia di Lecco. “In Italia c’è una sola lotteria nella quale si vince sempre – ha detto – ed è quella che dà modo di scommettere sul patrimonio culturale”.

Il primo atto di “Voces”, che ha avuto la sua “anteprima” l’ultimo sabato di maggio a Sala al Barro con la suggestiva celebrazione dei Vespri della Beata Vergine nell’antico rito ambrosiano, è previsto per domani, sabato 14 giugno, nella cornice della chiesa di Santa Maria del Lavello a Calolziocorte.

Con inizio alle ore 21, l’ensemble La Reverdie tradurrà in voci e suoni l’idea di un cosmo musicale ordinato secondo i princìpi dell’armonia, così come suggerito dalla filosofia antica e medievale.

Da segnalare anche il convegno sul tema “Il patrimonio culturale tradizionale tra conservazione, benessere sociale e sviluppo economico” in programma per il sabato successivo, 21 giugno, presso la sede di Barzio della Comunità montana della Valsassina con la presenza di istituzioni e operatori del settore.

Dopodiché a ospitare nel Lecchese i vari appuntamenti del festival – che si concluderà soltanto a ottobre inoltrato – saranno Pagnano di Merate, Perledo, Margno, Primaluna, Premana, Barzio, Civate, ancora Calolziocorte, Missaglia, Bosisio Parini e il convento meratese di Santa Maria Nascente a Sabbioncello.

La programmazione di “Voces” toccherà quest’anno anche Morbegno e Carate Brianza (frazione Agliate), oltre alla provincia di Verbania e alla Badia di San Gemolo in Ganna, in provincia di Varese.

DSC_1876Sabato 21 giugno entrerà invece in scena sui monti della Brianza “Il giardino delle Esperidi”. Il festival, presentato sempre oggi dal direttore artistico Michele Losi, taglia quest’anno il traguardo del decennale e proporrà (fino al 30 giugno) sei spettacoli in prima assoluta e due prime nazionali. “Nei dieci giorni della rassegna – ha spiegato Losi – è prevista una serie di repliche tra spettacoli, performance, proiezioni e incontri, con il coinvolgimento di dodici compagnie e di artisti nazionali e internazionali”.

Il primo atto sarà rappresentato, come detto sabato 21, dalla rappresentazione di “Sogno di una notte di mezza estate” nell’incantevole scenario della chiesa di San Michele al Monte Barro, a Galbiate, progetto scaturito dalla collaborazione fra Teatro Invito, Scarlattine Teatro e Piccoli Idilli con un cast di attori delle tre compagnie, affiancati da alcuni artisti under 30.

Cinque i Comuni coinvolti: Olgiate Molgora (ente pubblico capofila), Colle Brianza, Ello, Galbiate e Olginate.

“Dieci anni fa tutto questo era un sogno – ha detto Michele Losi – e oggi il Festival è una fucina di produzione artistica, luogo che diventa universale nell’incontro con gli artisti del mondo, punto di partenza di molti viaggi”.

In sede di conferenza stampa hanno portato il loro saluto e ribadito l’importanza di continuare a perseguire progetti di promozione culturale il sindaco di Ello Elena Zambetti e gli assessori Isabella Lavelli (Olgiate Molgora), Giusy Spezzaferri (Merate), Paola Viganò (Olginate) ed Elisa Foti (Galbiate), oltre a Claudia Paroli, neoeletta in consiglio comunale a Primaluna, e a Giorgio Cortella in rappresentanza di Acel Service Lecco.