LECCO – Ha fatto il suo ingresso in tribunale lunedì mattina poco prima delle 10 Aicha Christine Coulibaly, la 25enne ivoriana di Abbadia che venerdì notte ha ucciso Nicolò, il proprio bimbo di soli 3 anni.
Dal carcere femminile di Como, dove è stata portata dopo l’arresto, è giunta con un mezzo della Polizia Penitenziaria al tribunale di corso Promessi Sposi, con gli agenti che l’hanno scortata su per la rampa delle scale fino all’ingresso in aula.
Ad ascoltarla sarà il giudice per le indagini preliminari Massimo Mercaldo, che dovrà decidere se confermare o meno il fermo in carcere.
L’ipotesi più probabile del tragico accaduto resta il raptus di follia che la giovane madre, 25enne, avrebbe accusato nella notte durante la quale, impugnando un paio di forbici, ha colpito al cuore il piccolo Nicolò.
Forse una forma di depressione che sarebbe cresciuta nella mente della donna dopo il parto della secondogenita, Sara, nata dieci mesi fa.
Poco prima di mezzogiorno, la donna è uscita dall’aula ed stata trasferita nuovamente verso il carcere di Como. Il giudice ha deciso di convalidare l’arresto mentre la 25enne si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Nel frattempo è stato dato mandato di eseguire l’autopsia sul corpo del bimbo che è stata realizzata nel primo pomeriggio.