Abusi sulla figlia, padre “orco” condannato in via definitiva

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    LECCO – Tre anni e dieci mesi di reclusione: è la condanna definitiva nei confronti di un padre (G.U.) accusato di abusi sessuali nei confronti della figlia, che all’epoca dei fatti aveva solo 10 anni.

    La corte suprema si è recentemente pronunciata sul caso portato alla luce dalla denuncia della madre della minore e dalle indagini della Squadra Mobile della Questura di Lecco, avviate nel gennaio del 2013.

    Un’attività investigativa molto complicata, “lunga ed estenuante” come la definiscono dalla Questura di Lecco, per riuscire a raccogliere prove incontrovertibili nei confronti del genitore-orco.

    Le violenze sarebbero maturate in un agriturismo in provincia di Lecco dove l’uomo, approfittando dell’assenza della madre e rimanendo solo con la minore, avrebbe mascherato le attenzioni sessuali verso la bimba come fossero dei giochi innocui, “approfittava di lei con toccamenti e strusciamenti; arrivando addirittura, avanzando la scusa ‘siamo più comodi’ a dormire entrambi nudi nel letto dell’approfittatore, anche per tutta la notte” spiegano gli inquirenti.

    La condanna, già emessa dal Tribunale di Lecco è stata confermata nei successivi due gradi di giudizio, dalla Corte d’Appello di Milano e dalla Corte di Cassazione.

    In considerazione della gravità del reato, nei confronti dell’uomo sono state inflitte ulteriori pene accessorie che includono la perdita della patria potestà genitoriale, il divieto di avvicinarsi a luoghi frequentati da minori ed il divieto di svolgere lavori che prevedano il contatto con i minori. Da ieri, venerdì, il padre-orco è detenuto presso il carcere di Bollate.