COLICO – I Guardia pesca volontari della Fipsas di Lecco venerdì sera hanno recuperato una rete professionale di pesca, senza gavitello di segnalazione, posizionata nelle acque in gestione alla ASD provinciale di Lecco, convenzionata Fipsas, nel lago di Piona a Colico.
La rete professionale di circa 500 metri di lunghezza (modello “perseghera”) è stata immediatamente sequestrata. Tale rete non aveva alcuna segnalazione e conteneva 73 pesci persici, di cui almeno una decina ampiamente sotto misura, il più piccolo misurava solo 8 centimetri.
Sono in corso accertamenti per individuare il pescatore che ha posizionato la rete in violazione della normativa, in zona vietata alla pesca professionale.
“Abbiamo recuperato l’ennesima rete professionale utilizzata per il bracconaggio ittico – racconta il presidente della Fipsas, Stefano Simonetti – La pesca professionale illegale nel ramo del lago di Lecco reca danni enormi all’ambiente ittico. Sono in corso le indagini ma, se sarà confermato che la rete sequestrata appartiene ad un pescatore professionale dell’alto lago ci rivolgeremo alle Autorità competenti affinché sia sanzionato adeguatamente”.
“Nel nostro lago – prosegue Simonetti – ci sono troppi pescatori professionali, la Regione Lombardia deve aprire un tavolo di approfondimento sull’uso abusivo delle reti da pesca, inoltre serve un sostegno economico concreto a chi effettua la vigilanza ittica. Intensificheremo la vigilanza ittica su tutto il Lario (ramo di Lecco) contro il bracconaggio ittico con le reti professionali. Chiediamo alla Regione Lombardia di attivare un immediatamente tavolo di confronto, affinché ci sia una verifica e revisione in diminuzione delle licenze di pesca professionale su tutto il Lago di Como”.