Civate piange Claudio Bertini, il 68enne morto nel crollo del cavalcavia

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ANNONE/CIVATE – Claudio Bertini stava tornando dal lavoro. Da Milano, dove era direttore di una società sportiva  tennistica in zona Bicocca, a Civate, dove abitava insieme alla moglie Augusta.

A bordo della sua Audi bianca era giunto all’altezza del cavalcavia di Annone, come tante altre volte aveva fatto nella sua vita, quando, in una frazione di secondo, al passaggio di un Tir la struttura è ceduta, crollando con tutto il suo peso sull’auto di Claudio, rimasta letteralmente schiacciata dal cemento.

Da subito la situazione è apparsa drammatica: agli uomini dell’Anas, ai soccorsi giunti poco dopo la tragedia e che hanno cominciato a lavorare senza sosta per spostare macerie, cercare e soccorrere i feriti. L’Audi bianca giaceva sotto la lastra di cemento crollata, simbolo di un disastro che fatica a trovare risposte.

Ci sono volute diverse ore ai soccorritori per recuperare il corpo del 68enne civatese, ora all’obitorio dell’Ospedale Manzoni, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nel suo paese, Civate, restano solo sgomento, tristezza, rabbia.

“Conoscevo Claudio – ha raccontato il sindaco Baldassarre Mauri – viveva qui dall’83, si era trasferito dopo le  nozze. Aveva sposato una ragazzo di Civate, Augusta, e aveva una figlia, Valeria, anch’essa residente a Civate”. Persona gentile e solare, Claudio era professore di ginnastica e qualche anno fa, dopo essersi ritirato dall’insegnamento, era diventato direttore della sezione tennis della Pro Patria di Milano. L’anno prossimo avrebbe raggiunto la pensione.

Sull’assurda morte di Claudio Bertini e sul disastro che l’ha causata la Procura di Lecco ha già aperto un’inchiesta. Già nel pomeriggio di oggi, sabato 29 ottobre, si dovrebbe svolgere un primo incontro tra gli inquirenti, la Questura, i Vigili del Fuoco e la Polizia Stradale.

Per ora oltre alle immagini, restano lo sconcerto, e tante domande.