Tangenti in comune. Castagna e Sorrentino condannati a 2 anni e 8 mesi

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Maurizio Castagna e Francesco Sorrentino
Il Tribunale di Lecco

 

LECCO – Il Pubblico Ministero Silvia Zannini aveva chiesto 6 anni sia per Maurizio Castagna che per Francesco Sorrentino, finiti a processo con l’accusa di concussione per una vicenda legata ad una pratica edilizia da sbloccare.

Oggi pomeriggio, giovedì, in Tribunale a Lecco, per entrambi è arrivata la condanna in prima grado a 2 anni e 8 mesi per tentata concussione in concorso.

La sentenza è arrivata poco dopo le 17, letta dal giudice Enrico Manzi, presidente del collegio giudicante del foro lecchese. Ad attenderla, oltre ai due imputati e ai rispettivi legali (Stefano Pelizzari e Valentina Ramella per Francesco Sorrentino e le avvocate Marilena e Patrizia Guglielmana per Maurizio Castagna) diversi familiari.

2 anni e 8 mesi per entrambi gli imputati, oltre al pagamento delle spese processuali e l’interdizione dai pubblici uffici per tutta la durata della pena. Nel caso di Castagna, geometra e dipendente pubblico (ai tempi dei fatti era a capo dell’ufficio Edilizia Privata del Comune di Lecco), è stata disposta l’estinzione dei rapporti di lavoro con il Comune. 

Castagna inoltre dovrà risarcire Marco Rota (il cittadino proprietario dei box ad Aquate oggetto della pratica edilizia ‘sporcata’ dalla tangente, ndr) di 3.600 euro, e altrettanti soldi dovrà restituire al Comune di Lecco, parte civile nel procedimento penale.

Le motivazioni verranno rese note tra 90 giorni.

“Siamo moderatamente soddisfatti, giuridicamente questa sentenza è molto apprezzabile – ha commentato a caldo l’avvocato Stefano Pelizzari, difensore dell’odontotecnico Sorrentino – Per decidere in merito all’appello aspetteremo le motivazioni. I beni di Sorrentino gli verranno restituiti, non immediatamente, ma siamo contenti del fatto che la richiesta di confisca sia stata rigettata”.

Era l’aprile 2014 quando Sorrentino e Castagna vennero arrestati con l’accusa di concussione per una vicenda legata a una pratica edilizia. Castagna era geometra a capo dell’Ufficio Edilizia Privata del Comune di Lecco, mentre Sorrentino, odontotecnico, è stato consigliere comunale della Lega all’epoca della Giunta Faggi.

Ad eseguire gli arresti furono gli uomini della Guardia di Finanza di Lecco, su mandato della Procura lecchese. Una tangente di 2.500 euro per far passare una pratica edilizia: questa l’ipotesi accusatoria alla base del processo. A far partire le indagini fu la denuncia di un cittadino, Marco Rota, che avrebbe raccontato ai finanzieri della presunta richiesta di denaro da parte del tecnico comunale per ottenere il via libera ad una propria pratica, con Sorrentino a fare da intermediario tra i due.