LECCO – E’ stato identificato l’autore della fasulla sacca di sangue lasciata di fronte alla sede della Cgil di Lecco la notte del 1 maggio scorso. Un atto intimidatorio firmato da Lotta Studentesca, un’associazione gravitante intorno all’estrema destra, che con il gesto ha voluto denunciare i troppi suicidi dovuti alla crisi economica; in allegato al pacco sono stati ritrovati infatti dei volantini con la lista degli imprenditori, operai e lavoratori che da gennaio si sono tolti la vita.
Il responsabile è un ragazzo di vent’anni ( V.R.), residente nella Brianza lecchese, che si era introdotto quella sera nel piazzale antistante la sede dei sindacati Cgil e Cisl depositando il pacco all’ingresso del palazzo. Fortunatamente l’involucro non conteneva sostanze tossiche: il giovane lo aveva infatti preparato opportunamente con vino, aceto e acqua, per non incappare in accuse più pesanti. Del resto il ventenne, aspettandosi di essere rintracciato dalle forze dell’ordine, aveva architettato una serie di giustificazioni per evitare di incappare in reati penali: in primis la sacca contenente sostanze innocue, e poi la modalità di incursione nello stabile, avvenuta sfruttando uno spazio agibile nella cancellata, che al giovane avrà forse fatto la stessa impressione di un portone aperto.
Tutte queste precauzioni non gli sono valse però di sottrarsi alla denuncia per violazione di domicilio, invasione di terreno ed edificio privato e procurato allarme. A condurre le indagini è stata la Digos di Lecco, guidata dal commissario Domenico Nera, che ha potuto risalire all’identità del responsabile attraverso i filmati delle telecamere della zona.
Sulla scena ci sarebbe stato anche un complice, di cui gli inquirenti hanno riscontrato una vaga traccia nelle immagini visionate; lo stesso ventenne avrebbe confermato tale presenza, dicendo però di non conoscere l’identità del suo compagno poiché “proveniente da altre realtà sociali”.