Dramma a Mandello, 30enne trovato morto nel parco di una villa

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Uno scorcio del parco in cui è stato trovato privo di vita il trentenne residente a Mandello Lario.
Uno scorcio del parco in cui è stato trovato privo di vita il trentenne residente a Mandello Lario.

MANDELLO – Un dramma della disperazione. O forse un momento di grande sconforto. E’ molto probabilmente racchiusa in uno stato d’animo negativo o in un fragile equilibrio interiore la tragica fine di Alessandro M., il trentenne mandellese trovato morto nel primo pomeriggio di oggi.

Ieri sera Alessandro era uscito di casa, dove viveva con la mamma e una sorellina di soli 2 anni nata dal secondo matrimonio della madre, e non vi aveva più fatto ritorno neppure per trascorrere la notte. Era così scattato l’allarme, fino alla tragica scoperta di oggi, quando il suo corpo ormai privo di vita è stato trovato nel parco della casa di accoglienza “Famiglia dell’Ave Maria”, a Villa Maggio di Olcio.

Nella parole di Lucia e Giuliano Pedroncelli, ai quali è affidata la conduzione della struttura mandellese di via Statale, è racchiuso il ricordo di un giovane al quale i due coniugi erano particolarmente legati. “Conoscevamo bene sia lui sia la madre, una cara ragazza – dicono – Alessandro era di casa, qui a Villa Maggio, fin da quando era ragazzino e spesso veniva a trovarci, perché anche lui era rimasto molto legato a noi e a questa casa”.

“Gli volevamo bene – aggiungono – come si può voler bene a un figlio e quando veniva a trovarci lo accoglievamo con gioia. E sappiamo che lui era a sua volta contento di abbracciarci, perché sapeva che era nei nostri cuori e nei nostri pensieri. Aveva superato anche momenti difficili e noi lo incoraggiavamo. Lavorava, aveva acquistato un’auto e la teneva con cura. E poi si era tanto affezionato alla sorellina…”.

“Chissà – si interrogano Lucia e Giuliano – cosa può essere scattato nella sua mente. Noi sappiamo solo che ora resta il dolore per una vita stroncata a soli 30 anni. E siamo vicini a sua madre, che dovrà avere una grande forza d’animo e tanto coraggio”.

Ma il dolore, appunto, non si cancella. E di Alessandro restano il ricordo e quella frase che qualche mese fa lui aveva postato sulla sua pagina Facebook. “Poi rifletti – scriveva – e dici: Cavolo, ce l’ho fatta, con sacrifici e tante difficoltà! Ma quando c’è la determinazione si può arrivare a toccare il cielo. Basta avere fede, cercando sempre nuovi stimoli giorno per giorno, non voltandoti mai indietro ma guardando sempre avanti, con una prospettiva nuova e non pensando al periodo brutto che tutti stiamo subendo perché la forza di volontà va oltre ogni cosa”.

E aggiungeva: “Una cosa la voglio dire alle persone prive di passioni e di ideali. Nella vita tutti noi dobbiamo avere obiettivi, altrimenti la vita sarebbe troppo triste. Già ce l’hanno distrutta e allora datevi una mossa e non piangetevi addosso. La vita è breve, vivetela appieno”.