E’ morto Paolo Cereda tra i leader dell’associazione Libera

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Paolo Cereda, simbolo di Libera a Lecco, l'associazione contro le mafie, scomparso nel 2017

LECCO – Lutto nel mondo dell’associazionismo lecchese per la scomparsa di Paolo Cereda, 54 anni, referente provinciale dell’associazione “Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” nonché rappresentante del coordinamento nazionale. 

Una notizia drammatica che giunge come un fulmine a ciel sereno, che annuncia una morte improvvisa la quale lascia attonita una città intera e non solo.

Paolo Cereda, dipendente presso il comune di Valmadrera in qualità di Responsabile dell’Area Servizi Civici dal 2009, era da moltissimi anni attivo militante dell’associazione “Libera” nata nel marzo del 1995 con l’obiettivo di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia, presieduta da don Luigi Ciotti, che ha come presidente onorario Nando Dalla Chiesa, figlio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia. Associazione per la quale Cereda ha speso una vita e ormai tempo faceva parte anche del coordinamento nazionale.

Una figura importantissima e per certi versi una figura chiave sul territorio lecchese quella di Cereda per l’impegno profuso nella lotta alla criminalità organizzata. Rimarranno indelebili le sua battaglie con il vessillo di Libera per le note vicende dalla pizzeria Giglio e di “Wall Street”.  Nel suo passato anche un’esperienza internazionale con la Caritas Italiana in Ruanda, negli anni più difficili per il Paese africano.

Cereda è morto martedì al Pronto Soccorso di Lecco, dove era giunto in condizioni gravissime in seguito all’aggravarsi di una malattia che lo aveva colpito ai polmoni.

Persona amata e apprezzato da tutti, Paolo Cereda, che risiedeva a Lecco, ha svolto un lavoro straordinario di sensibilizzazione anche nelle scuole, tra i giovani, promuovendo una cultura di legalità e contro le mafie. Lascia la moglie e due figli.

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