Erasmus +K1, riconoscimento europeo per il Liceo Grassi

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    Il liceo scientifico G.B. Grassi
    Il liceo scientifico G.B. Grassi

     

    LECCO – “Good practice example”: questo il prestigioso riconoscimento europeo ottenuto dal Grassi a conclusione del percorso Erasmus+ K1.

    Il progetto della scuola lecchese è durato due anni, dal primo giugno 2016 al 31 maggio di quest’anno, ed ha coinvolto vari docenti del liceo in un lavoro sulle abilità in lingua inglese e sulla metodologia CLIL (l’insegnamento in inglese di una disciplina non linguistica) per una scuola inclusiva e davvero europea.

    Un progetto di cui a più riprese abbiamo sottolineato l’importanza didattica e l’alto valore qualitativo e che adesso ha ottenuto una valutazione molto positiva dall’istituto Indire, che – nelle motivazioni – scrive: “I molti obiettivi prefissi sono stati raggiunti grazie all’ottimo lavoro svolto dal gruppo di progetto. La cooperazione con le altre organizzazioni (scuole ed enti formatori scelti con estrema cura) è stata proficua, portando anche risultati inattesi. La dimensione internazionale dell’istituto risulta quindi rafforzata da questa esperienza”.

    Un giudizio che premia l’impegno profuso dagli insegnanti del Grassi – su tutti la prof.ssa Cornaggia, vera anima del progetto – e la grande professionalità dimostrata nella strutturazione delle varie fasi (in cui “nulla è stato trascurato”, scrive sempre l’Indire) e nella gestione delle attività svolte in mobilità.

    I risultati approvati del progetto sono stati pubblicati sulla piattaforma europea Erasmus+ Project Results e hanno ottenuto il riconoscimento che premia i progetti che si sono distinti per rilevanza rispetto alle politiche delle istituzioni scolastiche.

    “Ora vietato adagiarsi sugli allori – dichiara la prof.ssa Cornaggia, già pronta a lanciarsi in una nuova avventura – stiamo per iniziare un progetto K2, che raggiunge uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati col K1: realizzare un progetto in grado di coinvolgere anche gli studenti, oltre agli insegnanti”.

    E così a luglio 2018 è partito un nuovo Erasmus +, questa volta in collaborazione con l’Athénée Royal ”Charles Rogier” di Liegi. Entrambi gli istituti, l’italiano ed il belga, hanno ottenuto il finanziamento delle rispettive agenzie nazionali e stanno scaldando i motori in attesa di partire con le attività sul campo.

    “Per ora – prosegue la docente – posso dire che saranno coinvolti 15 nostri studenti e 2 docenti sul tema del consumo critico e delle filiere corte, sia qui in Italia che in Belgio, nel 2020. Un tema di grande rilevanza, se vogliamo far sì che i nostri studenti acquisiscano quelle competenze di cittadinanza che, sole, possono renderli veri cittadini europei”.

    Un progetto indubbiamente importante, che il Liceo illustrerà meglio nelle prossime occasioni.