Lei, 40 anni, sostiene di essere figlia illegittima di un uomo deceduto circa dieci anni fa. Per questo ha fatto causa agli eredi del suo presunto padre – che invece negano tutto. Gli avvocati delle due parti hanno concordato sulla riesumazione del cadavere e sul successivo test del Dna sul corpo dell’uomo.
Protagonista oggi della contesa una lecchese che afferma di essere il frutto di una relazione extraconiugale della madre. Dopo un decennio dalla morte di quello che lei afferma essere suo padre naturale, la donna ha deciso ora di adire le vie legali.
“Come è facile immaginare, i miei assistiti l’hanno presa malissimo”, dichiara il legale lecchese che difende gli interessi dei figli naturali. Di mezzo c’è l’eredità (se fosse stabilita l’ulteriore paternità, questa andrebbe divisa in una parte in più). Ma il difensore degli eredi assicura che non si tratterebbe di gran cosa : “L’uomo era unoperaio e non ha lasciato certo grandi capitali”.
In ogni caso, presto il corpo verrà riesumato dal cimitero dove è rimasto per un decennio e verrà affidato al laboratorio di medicina legale dell’Università di Pavia. La vicenda è molto delicata e come è facile immaginare proprio per questo rimane avvolta dal più stretto riserbo sui luoghi e sui protagonisti