“Escrementi di cani per la strada, sui marciapiedi e accanto alle porte di ingresso delle nostre abitazioni. Sono mesi che per entrare in casa dobbiamo fare lo slalom”. A parlare sono alcuni residenti del quartiere di Pescarenico, i quali lamentano una scarsa pulizia lungo il tragitto che i cani del canile municipale di Lecco, situato nella vicina via Rosmini, percorrono quotidianamente accompagnati dai volontari.
Struttura che proprio in questi giorni si trova nuovamente nell’occhio del ciclone a causa delle condizioni non ottimali in cui versa e del recente rinnovo della medesima gestione (dal 2003 in mano all’associazione Leida, di cui è presidente l’ex ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla) da parte di Palazzo Bovara, il canile torna a essere ancora una volta argomento di dibattito e polemiche. Ma se in genere le questioni sollevate riguardavano l’inadeguatezza della struttura o gli spazi insufficienti per accogliere gli animali, quest’oggi il problema sembra essere un altro. A spiegarcelo sono i residenti delle vie limitrofe al canile, i quali raccontano come “durante le passeggiate quotidiane, i cani inevitabilmente lascino le loro deiezioni per la strada, il più delle volte – spiega un cittadino che vive nei pressi del carcere di Pescarenico – non rimosse adeguatamente dai volontari. Percorrere, ad esempio, le vie Federico Borromeo o Fra Galdino, proprio nelle vicinanze del canile, significa dover stare costantemente attenti a non imbattersi nelle numerose defecazioni lasciate sulla strada”.
Ma al di là del manto stradale, il vero problema sembra essere rappresentato dai marciapiedi, vicino agli ingressi delle case. “Più volte – interviene un altro abitante del rione – ho dovuto ingegnarmi per pulire e disinfettare io e non credo sia giusto. Quello che come residente di questa zona vorrei fare è semplicemente sensibilizzare i volontari, i gestori del canile e il Comune su un problema di cui non si è mai parlato prima”.
Raccolti i pareri dei cittadini, abbiamo provato a chiedere delucidazioni ed eventuali soluzioni al gestore del canile municipale, l’associazione Leida. La risposta, però, sembra tardare ad arrivare, ci auguriamo di poterla ricevere e pubblicare nei prossimi giorni.