LECCO – Il Consiglio Comunale di Lecco ha approvato il regolamento relativo all’integrazione economica per il pagamento delle rette per persone disabili e anziani residenti presso RSA ( resistenza sanitaria assistenziale) o RSD (residenza sanitaria assistenziale per disabili), dopo una lunga gestazione durata quasi 6 anni.
“La storia vede la sua origine nel lontano 2010 quando l’associazione Opinio Populi Onlus propose 7 procedimenti amministrativi davanti al TAR di Milano perché, all’epoca, a fronte di altrettante domande di integrazione rette presentate, lo stesso Comune (Sindaco Antonella Faggi) – Dipartimento Politiche Sociali, aveva ritenuto non sussistere i motivi per tale integrazione – spiega Dario Spreafico capogruppo Vivere Lecco e presidente dell’associazione Opinio Populi – nonostante le 7 sentenze del TAR Lombardia del 1° luglio 2013 avesse dato ragione all’Associazione e condannava, tra l’altro, il Comune a predisporre il regolamento a termine di legge, si è dovuto attendere l’attuale legislatura per varare il suddetto regolamento”.
L’attuale regolamento, ancora perfettibile, vede la luce dopo una pesante revisione della normativa ISEE, che richiede come soglia d’ingresso per il contributo integrativo un reddito ISEE inferiore a 13.000,00 Euro lasciando un portafoglio di € 62,00 mensile (giusto due caffè al giorno) all’utente anziano o disabile. Per aver diritto all’integrazione della retta, il richiedente non deve possedere beni immobili e/o mobili superiori a € 5.000,00.
“Se da una parte necessita individuare ed eliminare eventuali domande truffaldine dall’altra , a mio giudizio, necessiterebbe che i contributi vengano elargiti senza che gli utenti raggiungano tali soglie di… povertà! Altra grossa questione – puntualizza Spreafico – è quella di limitare i contributi alla somma che il Comune stanzia per queste integrazioni; tradotto in linguaggio corrente: se arrivi tardi ti scordi il contributo o peggio non hai il diritto di riceverlo! Va da sé che l’anziano, o il disabile, da una parte acquisisce il diritto all’integrazione e dall’altra il regolamento dice che questo diritto non l’ha se non ci sono i soldi!Si rammenti che la popolazione che supera i 65 anni di età a Lecco è circa il 24 % e le pensioni non raggiungono i 1.000,00 Euro mensili per il 41 % dei pensionati; “dulcis in fundo” le rette mensili presso le RSA e RSD sono intorno ai 2.000,00 Euro mensili. Ironia della sorte Lecco ha le rette più alte d’Italia (vedasi indagine Altroconsumo)”.
“Opinio Populi prima, con Vivere Lecco poi, seppur ha raggiunto l’importante obiettivo di aver ottenuto il regolamento citato – conclude Dario Spreafico – non tralascerà altre iniziative per migliorare termini e condizioni contenuti nel regolamento stesso”.