LECCO – “Il distacco terreno dai nostri cari ci coglie sempre impreparati e porta con sè una dimensione di sofferenza veramente grande. Con grande coraggio Matteo ha lottato, con tutte le sue forze, per vincere il male che poco a poco lo ha sopraffatto; un male che, per alcuni anni, era sembrato vinto e annientato. E proprio nelle prime ore di ieri, il Signore lo ha chiamato a sè, ha posto fine al suo grande dolore. Le ferite che lacerano il cuore hanno bisogno di un balsamo che attenui questa grande sofferenza, questa ferita che si è aperta; perchè di fronte alla scomparsa di una persona giovane, con tanta voglia di amare e di donarsi, noi reagiamo col rifiuto, mescolato all’impotenza che ci tormenta“.
Così ha iniziato l’omelia don Basilio Mascetti ex parroco di Laorca che questo pomeriggio, nella chiesa di Santi Pietro e Paolo, ha officiato i funerali di Matteo Pensotti, 30 anni, davanti a oltre mille persone. Con lui sull’altare anche il parroco don Emilio Colombo e don Lauro Consonni.
Incapace la parrocchiale di accogliere tutti coloro che sono accorsi per dare l’ultimo saluto a Matteo e anche la piazza a stento ha saputo contenere le numerose persone che si sono strette attorno a papà Ermanno, mamma Rosi e il fratello Alessandro. Tanti, tantissimi giovani, il Gruppo Sportivo Laorca rigorosamente in divisa e l’intero rione di Laorca e poi amici, ex compagni di scuola, semplici conoscenti…
“Siamo qui a celebrare l’Eucarestia – ha proseguito don Basilio – perchè desideriamo riscoprire insieme, alla luce del mistero della risurrezione di Cristo, in cui si colloca la morte di Matteo ed ogni morte, quelle ragioni di speranza che danno senso cristiano al distacco terreno da una persona cara e insostituibile e insieme ci fanno certi di una speranza e di una protezione continua e sicura, che sicuramente Dio non fa venire meno nella sua infinita bontà e misericordia“.
Don Basilio ha poi ricordato che “i nostri defunti sono nella mani di Dio, quindi sono nella pace… anche noi che partecipiano all’Eucarestia siamo tentati di pensare che dopo la morte non c’è più nulla. La fede ci assicura che non è così: l’offerta della vita, che si congiunge alla morte stessa, ci dona il mistero grande del passaggio all’eternità. E’ proprio alla luce della morte che diventa chiaro il senso della nostra vita, di tutti il cammino che abbiamo compiuto. E oggi siamo qui per riconoscere che il cammino di Matteo è stato proprio vissuto così: un cammino di fede, di fiducia nel Signore, di partecipazione alla messa domenicale, di vera fraternità vissuta con la famiglia e nella comunità parrocchiale a servizio degli altri in particolare in oratorio tra gli amici della squadra di calcio“.
Nella sua omelia infine don Basilio ha ribadito che “Gesù è la via, la verità e la vita… in questa morte, Rosi, Ermanno, Alessandro, sappiate vedere la ricchezza dell’amore che il Signore dona a questa nostra comunità e a ciascuno di noi, perchè possiamo farne tesoro per la nostra esistenza che continua verso Gesù, nostra via, verità e vita. Comprendiamo il vostro pianto: ora avete bisogno di parole di conforto, di generosità e di aiuto concreto, ma state certi che sarà Dio ad asciugare le vostre lacrime. Sappiate che dal paradiso Matteo vi amerà ancora di più, veglierà su di voi e che un giorno potrete abracciarlo per l’eternità“.
Al termine dei funerali, la bara, ricoperta da un cuscino di fiori bianchi, è stata portata a spalla dagli amici fino al cimitero di Laorca.