Lecco. Clienti scambiati per truffatori, ristoratore chiama la polizia e…

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poliziaLECCO – Hanno cenato, sabato sera, in un ristorante della città e quando è stato il momento di pagare il conto si sono presentati alla cassa con carta di credito alla mano. “Ci spiace – avrebbe detto ai due clienti il proprietario – ma non abbiamo né bancomat, né carta di credito. Dovete pagare in contanti”.

Aperti i rispettivi portafogli, i due amici si sono ritrovati con qualche soldo sì, ma non abbastanza per saldare il conto di 116 euro. “Abbiamo così chiesto al titolare di poter andare a prelevare – racconta uno dei due clienti – e, una volta avuto il suo benestare, siamo usciti e ci siamo recati al bancomat più vicino, distante si e no 600 metri. Il tempo necessario di arrivare, effettuare l’operazione di cassa e tornare. In tutto saremo stati via 10 forse 15 minuti, ma per il proprietario è stato un tempo sufficiente per insospettirsi a tal punto da chiamare la Polizia. Quando siamo rientrati nel locale per saldare il conto, il titolare stava per terminare la chiamata…”.

Prima di chiarire lo spiacevole equivoco, uno dei due amici si è premurato di chiamare, a sua volta, la Forze dell’Ordine per bloccare la richiesta di soccorso spiegando che si era trattato di un fraintendimento ma… “Mentre saldavamo il conto ed io ero al telefono con il 112  una pattuglia della Polizia era già arrivata con gli agenti che hanno fatto ingresso nel ristorante. Mi è sembrato di essere una vittima di Scherzi a parte… e invece era tutto vero! Fortunatamente la questione si è risolta in pochissimo tempo. Abbiamo comunque dovuto identificarci agli agenti e firmare il verbale prima di lasciare il locale con la cena ormai sullo stomaco. Nella vita me ne sono capitate tante, ma passare per un ladro mai. Credo che il titolare del locale avrebbe dovuto gestire meglio la situazione, per esempio chiedendoci  un documento prima di farci andare a prelevare, fermo restando che con la nuove normative il POS dovrebbe essere obbligatorio”.