Coronavirus, 14 casi. Il medico lecchese non è tra i contagiati

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Sale il numero dei casi di Coronavirus in Lombardia, ora 14

Tampone negativo, non a rischio il medico lecchese e la sua equipe al Niguarda

MILANO – E’ stato escluso il rischio di contagio per il medico lecchese dell’equipe del Niguarda messa nelle ultime ore in isolamento: il paziente che hanno soccorso, un cittadino di origine cinese, non sarebbe affetto da Coronavirus. Il test effettuato nel pomeriggio sul paziente è infatti risultato negativo.

Nel frattempo però sale a 14 il numero delle persone contagiate da Coronavirus in Lombardia. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel corso della conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche il presidente Attilio Fontana, il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il Capo Dipartimento della protezione civile nazionale, Angelo Borrelli.

Altri otto casi

“Abbiamo individuato altre 8 positivita’ – ha spiegato Gallera – fra cui 5 operatori sanitari dell’Ospedale di Codogno e 3 pazienti. Abbiamo gia’ effettuato tamponi su 120 dipendenti che lavoravano presso l’area ricerca e sviluppo dell’azienda del primo contagiato, e iniziato i tamponi anche agli operatori sanitari e tutti le persone che hanno avuto contatti diretti.

I primi 6 contagiati dunque sono il 38enne (‘paziente 1′), sua moglie e il ragazzo che fa parte dello stesso gruppo podistico. Le altre 3 persone, tutte di eta’ piu’ avanzata, frequentavano lo stesso bar anche dal padre del podista.

Attenzione in dieci Comuni

Il presidente Fontana e il ministro Speranza hanno firmato un’ordinanza con misure molto precise che riguardano l’area in cui abitano e si spostano le persone che sono state individuate come positive. I comuni sono: Codogno, Castiglione d’Adda,
Casalpusterlengo, Maleo, Fombio, Bertonico, Castelgerundo, Terranova dei Passerini, Somaglia e San Fiorano.

L’assessore Gallera ha quindi ringraziato il “sistema sanitario per il lavoro svolto ininterrottamente dalla serata di ieri che e’ riuscito ad individuare collegamenti e legami”.

Il presidente Fontana ha sottolineato che “Il Tavolo di coordinamento regionale e’ sempre aperto, siamo pronti a reagire a qualunque evenienza. Abbiamo assunto provvedimenti che non devono essere intesi come qualcosa che possa spaventare ma come qualcosa che puo’ bloccare l’epidemia”

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