Virus, 5791 casi in Lombardia, 89 a Lecco. Fontana: “L’unica medicina è ridurre la socialità”

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I contagi crescono in tutta la Regione, rallentano nel lodigiano. Fontana: “Il modello Codogno funziona, chiediamo al Governo di darci retta”

5791 casi complessivi, crescono i ricoveri nelle terapie intensive, Gallera: “Nuovi posti in arrivo nei prossimi giorni, ma è una corsa contro il tempo”

MILANO – “Continua la nostra corsa per fermare l’apice dell’epidemia, negli ultimi due giorni abbiamo assistito ad una maggiore presa di consapevolezza da parte dei cittadini, ma forse misure più drastiche per limitare, al massimo, le interazioni sociali e i contatti sono l’unica soluzione per invertire la tendenza. La nostra situazione sanitaria è in una fase molto delicata, ci sono diversi presidi, come quelli di Bergamo e Cremona, che sono allo stremo”.

Lo ha detto l‘assessore alla Sanità e al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera durante la conferenza stampa odierna indetta a Palazzo Pirelli per fare il punto, come oramai da due settimane a questa parte, sull’emergenza Coronavirus nella nostra Regione.

I dati

Gallera ha diffuso il bollettino sanitario:

  • i casi positivi sono 5.791 (molti tamponi di oggi sono ancora da processare) ieri 5.469, l’altro ieri 4.189, tre giorni fa 3.420 e il giorno prima ancora 2.612
  • i deceduti 468, ieri 333/267/154 tutte persone anziane con un quadro clinico già compromesso. L’87% ha più di 75 anni, l’11% ne ha fra 65 e 74 e il 2% fra 50 e 64 anni
  • i dimessi e trasferiti al domicilio 896, ieri/646/550/524
  • in isolamento domiciliare 642, ieri 1248/756/722
  • in terapia intensiva 466, ieri 440/399/359
  • i ricoverati non in terapia intensiva 3319, ieri 2.802/2.217/1.661
  • i tamponi effettuati 21.479, ieri 20.135/18.534/15.778

I casi per provincia con l’aggiornamento rispetto agli ultimi 5 giorni

  • BG 1.472/1.245/997/761/623/537
  • BS 790/739/501/413/182/155
  • CO 46/40/27/23/11/11
  • CR 957/916/665/562/452/406
  • LC 89/66/53/35/11/8
  • LO 963/928/853/811/739/658
  • MB 65/64/59/61/20/19
  • MI 592/506/406/361 (di cui 246 a Milano città)
  • MN 119/102/56/46/32/26
  • PV 324/296/243/221/180/151
  • SO 7/7/6/6/4/4
  • VA 50/44/32/27/23/17

e 317 in corso di verifica.

“Restrizioni maggiori per fermare il contagio”

“Il dato che ci ha portato a chiedere al Governo centrale di prendere in considerazione l’attuazione di maggiori restrizioni in Lombardia, con il blocco totale delle attività, è quello relativo a Codogno e a Lodi: la prima zona rossa della Regione è quella dove oggi i contagi sono in netto calo. Questo fa riflettere” ha detto Gallera. Una posizione decisa e riassunta anche dal Governatore Attilio Fontana, presente personalmente in conferenza dopo il termine dell’isolamento a cui si era sottoposto, insieme alla Giunta, dopo che una sua dipendente e in seguito l’assessore Mattinzoli erano risultati positivi al Covid19.

Fontana: “L’unica medicina efficace è la riduzione della socialità”

“E’ stata una giornata molto impegnativa, ma ci sono anche buone notizie: dai dati che abbiamo esaminato legati alla zona rossa Lodi-Codogno abbiamo visto che in quella zona l’evoluzione dell’infezione si sta invertendo”. Così Fontana, ricordando l’incontro avuto oggi, martedì, con i sindaci della città capoluogo di provincia. “Ci siamo confrontati e abbiamo riconosciuto tutti l’urgenza di chiedere al Governo misure più stringenti. Se i numeri si riducono dove ci sono state introdotte delle misure rigorose vuol dire che funziona ridurre la vicinanza sociale e i rapporti delle persone. Dobbiamo insistere, l’unica medicina è questa”. Fontana ha sottolineato la lettera dei sindaci, la richiesta presentata da tutti i tre sindacati principali e di diverse categorie imprenditoriali favorevoli a stringere le misure fino a sospensione temporanea di ogni tipo di attività. “Il sistema sanitario è vicino ad un momento di difficoltà. Dobbiamo invertire la tendenza prima”. Come spiegato, il Governo si riunirà domani mattina per valutare le richieste della Regione. “Speriamo comprendano la reale emergenza e ci diano retta” ha concluso Fontana.

Prosegue l’ampliamento delle terapie intensive

Prosegue, intanto, l’impegno per estendere il perimetro delle terapie intensive nei presidi ospedalieri lombardi interessati dall’emergenza: “Ad oggi abbiamo a disposizione un totale di 644 posti letto nelle terapie intensive per i pazienti Covid – ha fatto sapere Gallera – dopo i 223 posti in più di ieri stiamo per aggiungerne tra i 150 e i 200. Da quando è iniziata l’emergenza sono stati 778 i pazienti gestiti in terapia intensiva, 103 sono stati dimessi, 80 sono deceduti. Stiamo pensando di realizzare reparti per la degenza dei pazienti in via di dimissione presso gli spazi fieristici o nelle cure intermedie delle strutture socio-sanitarie”. L’assessore ha concluso: “Stiamo ampliando al massimo la nostra capacità di accoglienza ma è una corsa contro il tempo, dobbiamo invertire al più presto la tendenza”.