Il Gruppo Aiuto Mesotelioma invia un esposto a Comune e ATS sull’amianto dell’ex Banca Popolare di Lecco
“Serve stabilire l’indice di degrado del tetto e se necessario bonificare”
LECCO – “In questo momento dove nel nostro Paese l’attenzione dei media, della politica a tutti i livelli, e della cittadinanza è concentrata su come difendersi dal Coranovirus , nessuno invece si preoccupa del fatto che del ‘mal d’amianto’, materiale messo ufficialmente al bando nel 1992, ci si continua ad ammalare ancora oggi e a morire”.
Lo ricorda il Gruppo Aiuto Mesotelioma di Lecco all’indomani del distacco di alcune lastre di amianto dal tetto dell’ex Banca Popolare di Lecco, in piazza Garibaldi. Sabato i pompieri sono dovuti intervenire per rimuovere il pezzo pericolante di copertura (qui l’articolo). Sull’episodio il Gruppo Aiuto Mesotelioma ha quindi provveduto a inviare un esposto al comune di Lecco e all’Ats.
“La cittadinanza ha bisogno infatti di conoscere l’attuale indice di degrado del tetto e come si intente procedere, se con una semplice manutenzione o attraverso il monitoraggio delle lastre, oppure se l’indice fosse alto occorrerebbe una bonifica tempestiva – spiegano dall’associazione – Per questo il proprietario dell’immobile deve far pervenire l’indice di degrado firmato da un tecnico abilitato e determinare se si può ancora mantenere la copertura, ma sempre controllandolo ogni 2 anni l’indice di degrado (come previsto dal Programma di controllo), o se va bonificato entro tre anni o entro un anno”.
Lo Sportello Amianto
“Ogni lecchese e ogni abitante – proseguono – ha il diritto alla salute per sé e per la sua famiglia e per questo l’invito è rivolto ancora una volta a tutti di segnalare all’amministrazione, tettoie in cemento-amianto facendo un esposto”.
Per informazioni su come gestire i controlli e la bonifica, il GAM mette a disposizione le sue competenze, al primo piano del comune di Lecco ogni mercoledì mattina dalle 9 alle 12, attraverso lo Sportello Amianto.