Giro di prostituzione in un night a Varedo: nei guai anche un lecchese

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Le indagini sono partite dalla denuncia di una ragazza di 20 anni residente nel Varesotto

Sette le ordinanze di custodia cautelare emesse dalla Procura della Repubblica di Monza: chiuso il circolo Smeraldo

 

VAREDO – Le indagini sono nate dai racconti di una ragazza di 20 anni residente nel Varesotto, la cui testimonianza, tra mezze verità e tanta paura, ha permesso ai carabinieri della compagnia di Saronno di scoprire e sgominare un’organizzazione dedita allo sfruttamento della prostituzione.

Sono sette le ordinanze di custodia cautelare (sei in carcere e una agli arresti domiciliari) emesse dal Gip del Tribunale di Monza, su richiesta della procura della Repubblica nei confronti delle persone ritenute responsabili di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. Grazie a un meticoloso lavoro di indagine, gli investigatori sono riusciti a mettere in fila tutti i pezzi e ad appurare come la banda avesse di fatto trasformato il circolo privato Smeraldo situato nella periferia di Varedo, in provincia di Monza Brianza, in un locale a luci rosse, dotato di privèè e vip room per l’accesso dei clienti più facoltosi.

Dalle indagini è emerso come la banda approfittasse dello stato di necessità delle ragazze, la maggior parte provenienti dall’Est Europa, per costringerle a prostituirsi. A finire nei guai un 74enne ed un 47enne di origini calabresi (padre e figlio, residenti rispettivamente nelle province di Lecco e di Monza Brianza), insieme a un 49enne residente in Brianza. Al loro fianco anche una donna di 28 anni, ritenuta la prestanome di conti correnti e aziende riconducibili alla gestione del locale notturno, attraverso i quali veniva riciclato il denaro di provenienza illecita. Le manette intorno ai polsi sono scattate anche per un albanese, gestore di fatto del locale, un italiano ed un albanese che avevano il ruolo di accompagnatori delle ragazze.
Durante l’operazione eseguita dai carabinieri della Compagnia di Saronno, coadiuvati da quelli delle province di Monza Brianza, Milano, Como, Lecco e Alessandria, è stato sottoposto a sequestro preventivo l’intero immobile sede del nightclub.