La grande imprenditrice lecchese scomparsa
“Una vita devota al lavoro, a Dio e al prossimo”
LECCO – “ Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr’occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue”.
Una poesia di Eugenio Montale racchiude le parole scelte dalla famiglia Manzoni per l’ultimo saluto a Lucia Alborghetti: venerdì pomeriggio, nella Basilica di San Nicolò si sono svolti i funerali dell’imprenditrice lecchese, patrona delle ex Manzoni Presse, diventate in mezzo secolo di storia uno dei più grandi gruppi industriali sorti all’ombra del Resegone.
Molte le persone che hanno voluto rendere omaggio alla donna, alla lavoratrice e alla benefattrice, tre anime che la ‘signora’ Lucia, come la chiamavano i suoi collaboratori e conoscenti, ha saputo racchiudere in esistenza ricca di soddisfazioni ma anche di momenti difficili.
“Lucia ha fatto un uso sapiente del proprio talento, senza mai distogliere l’attenzione dal prossimo – ha ricordato don Paolo Maria Ventura durante l’omelia – Era determinata e severa perché pretendeva il meglio dagli altri, dai suoi dipendenti che considerava come propri familiari. Non a caso nel suo incontro con Papa Giovanni si era rivolto al Santo Padre dicendogli di pregare per i suoi 600 figli”.
Una donna devota al lavoro quanto a Dio: “E’ stata un’autentica discepola del Signore anche nella professione in cui ha saputo mettere tante energie – ha proseguito don Paolo – così come nell’impegno sociale e nella vicinanza alla parrocchia che non ha mai mancato di sostenere”.
“Non si è mai tirata indietro quando c’era bisogno di dare una mano. Grazie a lei abbiamo potuto aiutare molte famiglie, sia lecchesi che straniere” lo ha ricordato don Daniele, sacerdote nipote dell’imprenditrice scomparsa, che ha voluto affiancare don Paolo e don Giuseppe Longhi nella celebrazione.
Al termine del sacro rito, il feretro di Lucia Alborghetti è stato accompagnato al Cimitero Monumentale e sepolto nella tomba di famiglia, per ricongiungere l’imprenditrice al marito Stefano Manzoni, scomparso nel 1993.