Lutto a Lecco per la scomparsa dell’imprenditore Giuseppe Fustinoni

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Giusepp Fustinoni
L'imprenditore Giusepp Fustinoni deceduto venerdì all'età di 90 anni

Nel ’59 fondò l’ “Officina Meccanica Fustinoni Giuseppe”

Il ricordo dei figli: “Una persona straordinaria”. Padre, imprenditore lungimirante, sportivo, filantropo e uomo di grande fede

LECCO – Lutto a Lecco per la scomparsa di Giuseppe Fustinoni, scomparso ieri, venerdì, all’età di 90 anni, ne avrebbe compiuti 91 proprio oggi.

Nato a Lecco il 24 febbraio 1933, da genitori entrambi lecchesi doc, Angelo Fustinoni e Ester Bonacina, fu per lungo tempo residente con la sua famiglia in centro a Lecco in Via Spirola al civico numero 4. Frequentò l’asilo infantile “Casa degli Angeli” di Via Belvedere a Lecco, le scuole elementari “Damiano Chiesa” in Via Antonio Ghislanzoni a Lecco e le scuole medie inferiori “Tommaso Grossi” in Via Antonio Ghislanzoni a Lecco.

Conseguì il Diploma di Perito Meccanico alla fine dei tre anni delle scuole professionali ELIP (Ente Lecchese per l’Insegnamento Professionale) nella sede storica di Via Rivolta 10 a Lecco, l’attuale IIS “Antonio Badoni” di Lecco, ente che venne fondato nel 1940 su iniziativa del Comune di Lecco e degli “Industriali lecchesi” e appositamente costruita dall’ente “Fondazione Acciaieria e Ferriera del Caleotto”, una delle più importanti aziende siderurgiche italiane e autentica “cattedrale del lavoro” locale.

Tra i migliori tre studenti diplomati, venne richiesto e assunto dalla ditta IXAL con sede in Lecco. Inizialmente fu impiegato come apprendista nel reparto di meccanica di precisione e si distinse subito per le sue spiccate doti tanto da essere premiato lo stesso anno per l’esecuzione del “miglior stampo dell’anno”.

L’anno successivo passò nella sede produttiva di Lecco della “Forni ed Impianti Industriali Ing. De Bartolomeis”, industria lecchese all’avanguardia nel settore della realizzazione e brevetto di impianti speciali divisi nei vari processi produttivi.

Giusepp Fustinoni

 

Chiamato alle armi fu arruolato il 12 maggio 1954, prestò servizio militare a partire dal 19 novembre 1955 nel Corpo degli Autieri. Fu dapprima assegnato al 6° C.A.R. presso la caserma “Saracini” di Falconara Marittima (AN) per poi essere trasferito alla blasonata Scuola di Motorizzazione di Roma “Cecchignola”. Da qui assegnato alla Officina Mobile Divisione Trieste di Ozzano dell’Emilia (BO) nell’aprile 1956 con la specializzazione conseguita di Meccanico Montatore. Fu congedato il 2 aprile 1957 con il grado di Caporal Maggiore attendente Sergente, con l’encomio militare per i numerosi meriti conseguiti ricevuto ufficialmente dal Comandante della Unità Servizi dell’epoca, il Colonnello Nicola Carparelli.

La passione per la guida, per i motori e la meccanica ad essi applicata lo ha sempre accompagnato in tutte le tappe della sua vita professionale e familiare, trasmettendola anche ai figli Dario e Giovanni.

Iscritto con onore alla Associazione Nazionale Autieri d’Italia A.N.A.I. Sezione di Lecco, è stato insignito di importanti benemerenze: 2001 – Volante d’Oro per la costante perizia dimostrata nel condurre autoveicoli per oltre 50 anni; 2011 – Pioniere del Volante per la costante perizia dimostrata nel condurre autoveicoli per oltre 60 anni; 2021 – Volante di Diamante per la costante perizia dimostrata nel condurre autoveicoli per oltre 70 anni

Dopo il servizio militare tornò tra le fila della “Forni ed Impianti” per un breve periodo in quanto fondò nel gennaio del 1959, la sua Impresa Individuale denominata “Officina Meccanica Fustinoni Giuseppe”.

Iscritto all’Albo Imprese Artigiane nel marzo 1959, è impresa storica tra le prime ad essere iscritta al “Registro Ditte della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura” prima di Como e poi di Lecco per l’istituzione del CCIAA di Lecco.

La prima sede storica fu in Via Capolino nel rione di Germanedo di Lecco, si trasferì poi per qualche anno nella seconda sede all’inizio di Via Partigiani nel rione di San Giovanni di Lecco per poi ingrandirsi e spostarsi poco più su sempre in Via Partigiani, dove rimase per oltre 20 anni. Infine l’insediamento nell’ultima più grande e moderna sede, in Via Cernaia al civico 22 nel rione di Olate di Lecco.

Giusepp Fustinoni

La sua passione primaria è stata quindi anche e soprattutto la sua professione, cui ha dedicato gran parte della vita, la meccanica applicata alla realizzazione di stampi e attrezzature di alta precisione.

Le sue doti imprenditoriali, l’impegno e la serietà che ha sempre investito nel lavoro, lo hanno portato ad essere persona di rilievo all’interno della “Unione Artigiani di Lecco e Circondario”, ricoprendo negli anni dal 1991 al 2002 le carica di Consigliere nel Direttivo della fondazione “Cooperativa Artigiana di Garanzia di Lecco e Circondario”, fondata il 17 dicembre 1962 con sede presso l’Unione Artigiani di Lecco e Circondario a Lecco in Viale Dante n. 14.

Negli anni ottanta fu tra i Fondatori e poi membro del Consiglio di Amministrazione della “Banca Popolare di Olate” a Olate di Lecco, divenuta poi filiale della Banca Popolare di Lecco, oggi Deutsche Bank.

Con il suo ingegno ed il suo continuo studio dei materiali e delle innovazioni tecnologiche dei macchinari, degli utensili e degli strumenti di misurazione di alta precisione, riuscì a realizzare il primo “stampo a passo continuo” e fu la prima impresa artigiana del lecchese ad utilizzarlo per la produzione interna di grandi quantitativi su commessa.

Alla guida della sua azienda fu insignito di importanti riconoscimenti: 1984 – Regione Lombardia – Diploma Particolari Benemerenze Acquisite Nell’esercizio Di Attvita’ Artigiane 1983; 1999 – Camera Di Commercio Di Lecco – Premio Del Lavoro E Del Progresso Economico; 2003 – Confartigianato Lombardia – Senatore Dell’artigianato Lombardia 2003; 2010 – Confartigianato Imprese Unione Artigiani Lecco – Premio Speciale A Imprenditori Con Meriti Particolari; 2012 – Cooperativa Artigiana Di Garanzia Di Lecco – Premiazione Consigliere Probiviro; 2023 – Confartigianato Lombardia – Maestro D’opera E D’esperienza Albo Nazionale

La più importante fu senz’altro la nomina di “Senatore dell’Artigianato” a cui teneva moltissimo e di cui ne andava molto fiero e da ultimo l’importante conferimento della nomina nazionale di “Maestro d’Opera e di Esperienza”.

Cresciuto nell’ambiente della Parrocchia di San Nicolo di Lecco con il papà Angelo (medaglia d’oro di Cooperatore, Maestro Sancarlini e fondatore della ACLI Lecco), membro dei “Fratelli Congregati di Maria Immacolata” dell’oratorio maschile San Luigi Lecco, sotto la guida del direttore dell’oratorio Rev. Mons. Giovanni Borsieri, si distinse già da giovanissimo vincendo l’importante Menzione alla “Gara Catechistica” con il massimo voto d’esame di 40/40 negli anni 1939, 1940, 1941 e 1944.

Grande appassionato di ciclismo, fu attivo nell’Oratorio San Luigi con la fondazione del Gruppo Sportivo Lecchese GCG. Erano gli anni dell’immediato dopoguerra, si iscrisse alla Società “Gruppo Sportivo Ciclistico Gattinoni” di Lecco – Maggianico e alla Unione Velocipedistica Italiana (U.V.I.), categoria dilettanti, per poter gareggiare a livello agonistico, ottenendo ottimi risultati.

Si sposò il 28 ottobre 1961 con la lecchese doc Agnese Bregaglio, l’amore di tutta la vita, con la quale ebbe nel 1962 la figlia primogenita Mariangela, nel 1966 il secondo figlio Dario e nel 1972 il terzo figlio Giovanni. A seguito del matrimonio andò a vivere nel rione lecchese di Olate dove costruì la propria casa famigliare in Via Garabuso 4. Iniziò fin da subito il suo impegno nella Parrocchia di San Vitale e Valeria, dapprima come membro del Consiglio Pastorale Parrocchiale e poi per alcuni decenni come membro del Consiglio Affari Economici.

Impegnato da moltissimi anni nelle associazioni di sostegno ai più bisognosi quali: M.M.I. (Medical Mission International – ONLUS), P.B.T.M (Associazione Umanitaria Per i Bambini di Tutto il Mondo – ONLUS), MISSIONI DON BOSCO (Missioni Don Bosco – ONLUS) e IL GRIGIO – (Cooperativa Sociale – ONLUS).

Nei 50 anni di attività in proprio con la sua ditta diede lavoro a “libro paga” a oltre 50 tra operai e apprendisti. Il suo orgoglio era proprio quello di poter collaborare con le scuole professionali del territorio, dando una formazione tecnica ai giovani che volevano imparare questo lavoro per molti tratti affascinante.

Durante gli anni di attività ebbe modo di essere considerato fornitore d’eccellenza da grandi aziende del territorio come Manzoni Presse, Mossini Presse, Invernizzi Presse, Fontana Presse, Ferrari Adelchi, MTS, OMT Todeschini, Fontana Group, grandi aziende nazionali come ad esempio il gruppo FIAT con Lancia e Alfa Romeo, oppure Ducati e Piaggio, ma anche TAR-OX e Magneti Marelli, o marchi internazionali come Mercedes e Marposs.

Ebbe al suo fianco per qualche tempo anche i figli Dario e Giovanni, incentivandoli sempre ad intraprendere la strada professionale a loro più congeniale, con l’insegnamento di distinguersi sempre con i principi derivanti dall’educazione ricevuta. Preparazione fondata sullo studio, serietà e affidabilità, continuo apprendimento e ricerca, onestà anche intellettuale, correttezza personale e professionale, rispetto altrui e delle leggi e in virtù di questo avere la forza di far valere sempre le proprie ragioni e le proprie capacità.

“Proprio su questi valori ha sempre improntato la sua esistenza ed i rapporti con tutti e per questo stimato e ben voluto da molti anche per la sua generosità leale e sincera – ricordano i figli – Sempre pronto ad aiutare chi era in difficoltà sia concretamente che ‘spendendo una buona parola’, a partire dai suoi familiari, ai suoi amici e conoscenti, ai ‘suoi operai’ (come amava chiamare lui) a cui ha fatto tanto del bene anche in quegli anni in cui l’economia italiana era in crisi e ‘di lavoro ce n’era poco’, lui non si è mai tirato indietro, non ha mai “lasciato a  casa nessuno”, anzi molto spesso dava qualcosa in più per aiutare anche le loro famiglie in difficoltà”.

“Questa è stata l’essenza della vita di nostro padre – sottolineano i figli – serio e rigoroso, ma anche socievole e di buona compagnia, che voleva vedere sempre il meglio dai propri figli e dai suoi collaboratori, ma che nello stesso tempo ne andava fiero e orgoglioso, che non esprimeva quasi mai a parole scontate i propri sentimenti ma bastava uno sguardo o un semplice gesto per farsi capire. A noi figli ad esempio bastava che dicesse: ‘che bello averti qui’ per farti sentire tutto il suo amore”.

Un uomo di alti valori, che ha sempre onorato i suoi impegni, rispettato la parola data e mantenuto le sue promesse – sottolineano – Un uomo dalla grande tenacia e forza d’animo, sostenuta anche da una grande fede che lo ha sempre accompagnato in tutti i momenti della vita e che gli ha dato la forza di vivere in serenità i problemi fisici che l’età ha portato con sé specialmente nell’ultimo periodo, sempre con la curiosità di ascoltare e l’entusiasmo di trasferire il suo vissuto con il racconto pieno di particolari e aneddoti sulle molteplici esperienze di vita”.