Il Piano è stato presentato questa mattina
Il Prefetto: “Fenomeno in aumento anche nella nostra Provincia”
LECCO – La Prefettura di Lecco ha presentato questa mattina il nuovo Piano Provinciale per la ricerca di persone scomparse. Un tema, quello degli allontanamenti, diventato tristemente attuale non solo a livello nazionale ma anche nel territorio lecchese, come dimostrano i dati ricordati dal Prefetto Sergio Pomponio.
“In media in Provincia contiamo 50-60 episodi l’anno, cioè segnalazioni pervenute alle forze di polizia, ma nei primi sette mesi del 2023 siamo già a 63 allontanamenti con cinque attivazioni formali del piano – ha dichiarato il Prefetto – le ricerche durano molto più a lungo, anche in termini di unità di soccorsi attivate. Per questo motivo l’aggiornamento del Piano Provinciale per la ricerca di persone scomparse è significativo. Ringrazio tutte le parti coinvolte, le forze dell’ordine, le istituzioni e i soccorsi per il prezioso lavoro svolto in un clima di collaborazione e sinergia che caratterizza questo territorio”.
La nuova versione del piano rivede innanzitutto i meccanismi di riqualificazione della notizia anche attraverso l’individuazione dei tre scenari di intervento, urbano, fluviale/lacustre e montano, il primo di competenza della Polizia di Stato e gli altri due dei Carabinieri, il tutto sotto il coordinamento politico attuato dalla Prefettura. Fondamentale il ruolo di Vigili del Fuoco e Soccorso Alpino che lavoreranno in coordinamento anche con la Guardia di Finanza. Coinvolte, dunque, in maniera sinergica, tutte le parti in campo che dovranno comunicare tra loro attraverso l’attivazione di un tavolo tecnico di coordinamento.
“Un altro aspetto importante – ha spiegato il Prefetto – riguarda il rapporto con gli organi di informazione per la diffusione della notizia e naturalmente quello con i familiari della persona scomparsa, spesso complesso e da trattare nel rispetto delle dinamiche di ogni singolo caso. In sintesi, era necessario avere un piano di procedure di intervento più snello e operativo, senza fronzoli”.
“Quando una persona scompare – ha aggiunto Paola Cavalcanti, Capo di Gabinetto – non ci si limita solo al momento delle ricerche ma ci sono tante componenti che si sovrappongono. Fondamentale è la denuncia, che va subito convogliata alle forze di polizia, e anche capire il motivo dell’allontanamento che può essere di massimo rilievo ai fini delle ricerche. Il piano in questione attua una sinergia tra momenti investigativi, operativi e strategici che porta, nella grande maggioranza dei casi, all’effettivo ritrovamento delle persone”.
Ad oggi, come fatto sapere dalla Prefettura, dei 5 casi di scomparsa per cui è stato attivato il piano ne restano pendenti ‘solo’ due: il 49enne di Colle Brianza Ivan Sirtori, scomparso lo scorso 27 giugno (si tratterebbe di allontanamento volontario) e l‘anziano disperso nel lago a Colico.
Anche a livello nazionale i dati sugli allontanamenti dipingono un quadro ‘inquietante’, come è stato definito dal Capo di Gabinetti: “L’ultimo report parla di 24 mila ipotesi di scomparsa in tutto il paese, una media di 67 persone al giorno”. Il piano provinciale definito dalla Prefettura e presentato quest’oggi verrà presto pubblicato sul sito istituzionale e inviato al Viminale.