Omicidio colposo questo è il verdetto del giudice Ambrogio Ceron del tribunale di Lecco nei confronti di Riccardo Camusso, proprietario della Camusso Tubi Spa, azienda di Civate. Camusso è stato presidente di Confindustria Lecco all’inizio del millennio.
I tragici fatti risalgono a circa sei anni fa, esattamente il 16 dicembre 2005. Secondo la ricostruzione fatta in aula, l’infortunio accadde mentre era in corso il taglio di una bobina di ferro le cui parti venivano avviate su due linee diverse, una per il pezzo da conservare e l’altra per quello da scartare. La vittima, l’operario Giancarlo Bonacina, era impegnato su quest’ultima. A quanto pare un suo guanto rimase impigliato nel macchinario, trascinando l’uomo nell’ingranaggio. Il collega che chiamò i soccorsi, sentito come testimone, si ricordava ancora degli schizzi di sangue sulla parete. L’accusa durantre il processo ha affermato che i tecnici dell’Asl intervenuti sul posto per i rilievi avrebbero evidenziato alcune carenze per quanto riguarda la sicurezza. E’ così che il procedimento di primo grado, in carico al sostituto procuratore Luca Fuzio, è sfociato in una condanna a un anno e sei mesi per il titolare dell’azienda, Riccardo Camusso appunto.
L’avvocato difensore Riccardo Spreafico ha ribadito l’innocenza del suo assistito e per questo dichiarato che verrà fatto ricorso contro il verdetto di condanna.