VARESE – “Baschi Verdi” della Guardia di Finanza di Malpensa, oltre ad effettuare i consueti controlli sui passeggeri in arrivo e in partenza e sulle merci annualmente destinate allo scalo varesino hanno posto in essere un efficace e capillare dispositivo di controllo del territorio anche sotto il profilo economico-finanziario attuato attraverso numerosi posti di blocco “su strada”.
Le attività, svolte nell’ambito di un più ampio programma finalizzato alla sicurezza aeroportuale, si sono tra l’altro concentrate sul rispetto della normativa doganale relativa alla circolazione di veicoli aventi targa extracomunitaria e circolanti all’interno del territorio doganale comunitario.
I controlli hanno riguardato autovetture di grossa cilindrata e con targhe appartenenti a paesi extra U.E., come quelle relative alla Confederazione Elvetica e all’area dell’Est Europa (Russia, Ucraina, Romania solo per citare alcuni Paesi).
“In molti casi – spiegano i finanzieri – sono state riscontrate anche violazioni alla disciplina del Codice della Strada in quanto, alcuni autoveicoli, transitavano in area aeroportuale ad alta velocità a dispetto delle più elementari regole sulla sicurezza stradale”.
Per quanto concerne gli automezzi con targa extra U.E., ma condotti da cittadini residenti in Italia, infatti, la normativa prevede che gli stessi possono circolare liberamente solo se provvisti di autorizzazione doganale senza la quale, così come previsto dalla vigente normativa, il conducente può essere sanzionato per le ipotesi di contrabbando.
La condotta illecita posta in essere da soggetti residenti in Italia, si è sostanziata nell’utilizzo di veicoli con targa extracomunitaria senza autorizzazione doganale, evadendo così dazi doganali ed imposta sul valore aggiunto per un importo accertato pari a oltre 200.000 euro a fronte di un valore complessivo delle 48 autovetture poste sotto sequestro pari a circa 800.000 euro.
L’attività di servizio si è conclusa con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 19 soggetti per il reato di contrabbando. Altri 29 soggetti sono stati segnalati all’Agenzia delle Dogane in quanto resisi responsabili dell’illecito amministrativo di contrabbando che prevede una sanzione da 2 a 10 volte i diritti doganali (i.v.a. e dazi) gravanti sul valore del mezzo di trasporto sottoposto a sequestro e che comunque non può essere inferiore a 5.000€ né superiore a 50.000€.
I controlli espletati hanno permesso di accertare che molte delle persone trovate alla guida dei veicoli sequestrati sono risultate anche sconosciute al Fisco Italiano. Per tale motivo, sono stati interessati numerosi Reparti della Guardia di Finanza dislocati su tutto il territorio nazionale, al fine di esperire i relativi accertamenti di carattere economico-finanziario.