Richiesto lo stato di calamità naturale
Lo smottamento ha eroso un pezzo di giardino della proprietà privata
MALGRATE – Tre famiglie evacuate a Pian Sciresa a causa di un nuovo importante smottamento che si è verificato all’altezza del civico 9, l’ultima delle case affacciate sul piazzale da cui parte il sentiero per Pian Sciresa e il Monte Barro. Qui, quasi tre settimane fa, si era verificata una grossa frana che però aveva solamente lambito le abitazioni. Questa volta a cedere, a causa delle forti piogge di questi giorni, è stato un pezzo di giardino all’interno della proprietà.
“Martedì sera un residente ci ha contattati per segnalare lo smottamento – ha fatto sapere l’assessore ai Lavori Pubblici Francantonio Corti – il sindaco Michele Peccati si è subito portato in posto. Preso atto della gravità della situazione e del rischio è stata emessa un’ordinanza di evacuazione per le tre famiglie che vivono al civico 9. Francamente, non sappiamo dire quando potranno fare rientro nelle proprie case“.
La situazione non è rosea: “Domani, venerdì, dovremmo riuscire a fare le prime prove penetrometriche per verificare lo stato del terreno, cioè capire quanto è profondo ancora lo strato di terra prima di arrivare alla roccia. Sono operazioni preliminari alla posa di un sostegno che eviti ulteriori smottamenti” ha detto Corti. “Nel frattempo, abbiamo chiesto ai residenti di posizionare dei teli in prossimità del distacco, per evitare che l’acqua piovana o convogliata dal tetto possa finire ancora sul terreno”.
Nella giornata di sabato la Protezione Civile interverrà in Val Forca per ripulire la vegetazione e il materiale caduto mentre lunedì è previsto un sorvolo con drone per capire quanto è ampio il fronte della frana, in modo da prevenire eventuali altri rischi.
Un’area molto sensibile, come ricordato dall’assessore: “Un anno fa circa uno smottamento aveva interessato la valletta accanto al sentiero per Pian Sciresa, era stata messa in sicurezza, infatti ha tenuto. Tre settimane fa una nuova frana, appena sotto quella caduta un anno fa, e ora quest’altro movimento”. Per la messa in sicurezza, prima dell’evento di martedì sera, il sindaco Peccati aveva stimato una cifra imponente, tra i 500 e i 600 mila euro. Un numero che ora potrebbe ulteriormente “lievitare”.
“Ieri c’è stato un sopralluogo con i tecnici di Regione per il bando per il dissesto idrogeologico al quale abbiamo partecipato, per reperire i fondi per le opere necessarie – ha concluso Corti – visto quanto accaduto, però, abbiamo ritenuto di avviare la procedura per richiedere lo stato di calamità naturale“.