Il mezzo G.C. B175 di Menaggio ha raggiunto lo sportivo rimasto impigliato nei i cavi che collegano la barra alla vela
DERVIO – La segnalazione è arrivata alla Sala Operativa della Guardia Costiera nella tarda mattinata di ieri, sabato, attraverso il 112 NUE. A lanciare l’allarme è stata una persona dalla costa di Dervio, dopo aver notato un kitesurfista in evidente difficoltà a circa 500 metri dal litorale, in un tratto di lago agitato e spazzato da raffiche intense.
Da Menaggio è immediatamente partito il mezzo nautico veloce G.C. B175 del 3° Nucleo Guardia Costiera. L’equipaggio ha individuato rapidamente lo sportivo, rimasto impigliato nelle linee del kite, i cavi che collegano la barra alla vela. Una volta liberato, i militari lo hanno issato a bordo: era molto infreddolito, ma in buone condizioni. Durante il trasferimento verso il sorgitore di Dervio è stato assistito dai guardiacoste e, una volta sbarcato, non ha avuto bisogno di ulteriori cure.
Dal Reparto Operativo Laghi della Guardia Costiera di Milano, da cui dipendono i nuclei di Como, Garda e Maggiore, arriva l’ennesimo appello alla prudenza. Le raccomandazioni sono chiare: “Controllare sempre preventivamente il meteo e la sua evoluzione”, anche perché “le condizioni possono variare repentinamente”, sia d’estate che d’inverno. L’invito è a verificare i bollettini disponibili online, utilizzare vestiario adeguato, indossare il giubbotto di salvataggio omologato e portare con sé uno smartphone o uno smartwatch con traffico dati per inviare rapidamente la posizione ai soccorritori.
Tra le indicazioni figurano anche un riscaldamento fisico prima dell’uscita, la verifica delle attrezzature, il rispetto delle normative locali e la scelta di non praticare sport come il kitesurf in solitaria. “Uscire sempre in gruppo, ovvero con un natante d’appoggio”, è la raccomandazione, insieme all’attenzione alle sessioni troppo lunghe e alle basse temperature. Dopo l’attività, gli atleti sono invitati a indossare indumenti asciutti e a curare l’attrezzatura per evitare danni.
Il soccorso di ieri, reso possibile grazie alla pronta segnalazione da terra, ricorda l’importanza di avvisare tempestivamente il 112 NUE e di non perdere mai di vista chi si trova in difficoltà fino all’arrivo dei mezzi di emergenza. Viene inoltre ribadito che gli interventi sui laghi di Como, Garda e Maggiore sono svolti in sinergia tra Guardia Costiera, Vigili del Fuoco, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Carabinieri, 118, Polizia Provinciale e organizzazioni di volontariato, secondo protocolli sottoscritti con le Prefetture. Un sistema che consente di impiegare “il mezzo di soccorso o di polizia più vicino all’evento”, rendendo più rapido ed efficace il salvataggio.
Dal 15 giugno 2024 le attività di soccorso, controllo e vigilanza della Guardia Costiera sul Lario proseguono senza interruzioni. Un presidio reso permanente grazie al decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 2 aprile scorso e al supporto logistico dell’Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori, che ha rinnovato per il 2025 il Protocollo d’intesa per la sicurezza della navigazione. Un dispositivo che opera in piena collaborazione con le altre forze presenti sul lago e che, anche ieri, ha dimostrato la sua efficacia.

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