Mandello: “Non prendo ordini dalle donne”. E spintona due vigilesse

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Uno scorcio di piazza Leonardo da Vinci a Mandello.
Uno scorcio di piazza Leonardo da Vinci a Mandello.

 

MANDELLO –  Prima un invito per così dire di ordinaria amministrazione, poi una discussione dai toni piuttosto vivaci a seguito del tassativo rifiuto dell’individuo a mostrare loro i documenti e il contenuto del suo borsone. Quindi addirittura una spinta violenta contro il muro, tanto da indurre le due agenti a chiedere l’intervento di un collega, prontamente giunto sul posto per far sì che l’uomo, straniero, addivenisse a più miti consigli, cosa successivamente avvenuta peraltro non senza qualche ulteriore ritrosia.

polizia-locale_mandelloE’ accaduto nella giornata di sabato 24 settembre a Mandello, nella centralissima piazza Leonardo da Vinci.

Due agenti donne della Polizia locale si sono avvicinate a un uomo notato nei pressi del municipio, sconosciuto tra quelli che si aggirano chiedendo l’elemosina oppure vendendo oggetti, per chiedere i documenti e invitarlo a mostrare loro quanto aveva dentro il borsone. Per tutta risposta l’uomo, risultato poi in possesso di un permesso di soggiorno scaduto, ha detto alle due agenti che lui non accettava di ricevere ordini da una donna.

Nuovamente invitato a fare ciò che gli veniva legittimamente chiesto, l’individuo in questione non ha acconsentito, non esitando ad alzare le mani e a spintonare una delle due vigilesse. C’è voluto appunto l’intervento di un terzo agente maschio per fargli capire che in Italia le donne hanno gli stessi poteri degli uomini. Nonostante ciò, il soggetto ha accolto solo l’invito dell’uomo in divisa.

Oltre come detto ad avere con sé un permesso di soggiorno non più valido, l’uomo è risultato avere altri precedenti analoghi e in un paio di altre occasioni aveva fornito generalità diverse dal reale, smascherate dalle impronte digitali e dalle foto presenti negli archivi informatici nazionali.

polizia-locale_generica-2Anche al Comando di Polizia locale si è rifiutato di rispondere alle domande delle agenti, mentre ha risposto agli stessi quesiti posti dai loro colleghi maschi. Ciò non ha impedito di procedere nei suoi confronti, con buona pace del suo rifiutare la parità di genere riconosciuta in Italia alle donne anche nei poteri e nei doveri di polizia.

Per lui è stata richiesta al questore di Lecco l’adozione del foglio di via, come prevede la legge. L’uomo, di nazionalità nigeriana, è stato altresì denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.

Va detto che quello attuato sabato dalle due agenti della Polizia locale di Mandello era un controllo di rito per accertare che non venissero posti in essere comportamenti contrari alle norme vigenti quali l’esercizio abusivo dell’attività di venditore ambulante o stazionare sul territorio italiano senza permesso di soggiorno. Non a caso soltanto nell’anno in corso sono una ventina i soggetti controllati e per 5 di questi, compreso il nigeriano protagonista dell’episodio di cronaca di quest’ultimo fine settimana, è stato chiesto il foglio di via per interdire loro di tornare a Mandello.

Esplicito il commento del sindaco, Riccardo Fasoli, sull’episodio verificatosi in piazza Leonardo da Vinci. “Quanto accaduto – afferma il primo cittadino – deve essere stigmatizzato e conferma che i nostri agenti di Polizia locale, pur con un organico esiguo, svolgono un lavoro egregio e in quanto tale da elogiare”.

“Sarò sempre al loro fianco – aggiunge – e proprio alla luce di quanto accaduto è abbastanza assurdo che vi sia chi ritiene, a mio avviso in modo irresponsabile, che soggetti come quello identificato sabato in centro paese non rappresentano un problema e che dunque gli agenti dovrebbero occuparsi di altro piuttosto che controllare chi fa accattonaggio o circola senza permesso di soggiorno, o con lo stesso scaduto”.