Villa Locatelli ha deciso di impugnare l’ordinanza firmata dal sindaco di Calco contro il suo provvedimento
Usuelli: “Saranno i giudici a stabilire quale provvedimento attuare. Per Boffalora però non è cambiato niente”
CALCO – E’ muro contro muro tra Comune e Provincia sulla questione della viabilità al curvone di sport. Villa Locatelli ha infatti deciso di presentare ricorso al Tar, tribunale amministrativo regionale, contro l’ordinanza firmata dal sindaco Stefano Motta il 29 aprile.
Una decisione quella assunta dal presidente Claudio Usuelli che scaturisce dalla semplice considerazione che il provvedimento messo in atto dal Comune di Calco sia illegittimo. “Abbiamo dovuto adire le vie legali perché altrimenti saremmo caduti nel penale se non avessimo attuato quanto previsto dall’ordinanza”.
Il Comune ha chiesto alla Provincia di rivedere la posizione su Boffalora
Nel provvedimento, contingibile e urgente, l’amministrazione Motta chiedeva alla Provincia di ritornare parzialmente sui propri passi, prevedendo la realizzazione di una corsia di accelerazione nello spazio esistente attualmente destinato a isola zebrata al fine di consentire ai veicolo in uscita da Boffalora di immettersi in sicurezza sulla Sr 342 e proseguire poi dritto. Per la Giunta guidata da Motta bisognerebbe poi in seguito valutare la possibilità di creare una canalizzazione tra le corsie al fine di mantenere la svolta a sinistra in via San Giorgio impedendo però il sorpasso delle auto in curva.
Usuelli: “Per Boffalora non è cambiato niente con la nostra ordinanza”
Un problema, quello denunciato dai residenti nella località che sovrasta la Provinciale, pronti a presentare anche un esposto ai carabinieri in merito, che per Usuelli è stato sollevato ad hoc: “Per i residenti di Boffalora nulla è cambiato con l’entrata in vigore della nostra ordinanza. La carreggiata non è stata ristretta e anche prima era presente la doppia linea continua”.
Il che vuol dire che chi si immetteva su via Nazionale svoltando a sinistra commetteva già una manovra “sporca”, in sfregio al codice della strada. “Non sopporto che una vicenda come quella della morte di un automobilista venga strumentalizzata. Noi abbiamo fatto quanto era nelle nostre possibilità per mettere da subito in sicurezza quel tratto di strada”.
“Rotonda? Non ci sono i soldi”
Per il numero uno di Villa Locatelli non ha senso parlare ora di rotonde o altri interventi viabilistici sul curvone di Sport. “Non ci sono soldi per realizzare una rotonda e non voglio illudere nessuno firmando un accordo di programma che so già che non può essere attuato per mancanza di fondi”. Ora la parola passerà ai giudici. La Provincia ha dato incarico all’avvocato Sabatino Rainone, esperto in diritto amministrativo, di presentare ricorso chiedendo in primis la sospensiva dell’ordinanza emessa dal Comune di Calco. Intanto stasera, venerdì, alle 20.45 è convocata nelle scuole elementari di Arlate un’assemblea pubblica per parlare di sicurezza e viabilità con particolar riferimento al curvone di Sport.