PADERNO D’ADDA – Nè incoscienza né, tanto meno, la volontà di andare contro le regole. Fiorenzo Mandelli, custode della Rocchetta, interviene in merito al passaggio di una scolaresca lungo il tratto di alzaia chiusa. L’episodio è avvenuto lunedì scorso, 25 febbraio, accendendo i riflettori sul fatto che il tratto di lungo Adda in questione, quello che per intenderci va dal Ristorante Toscano fino a Porto, sia ancora aperto al transito dei pedoni e dei ciclisti nonostante l’ordinanza emessa dal sindaco di Paderno Renzo Rotta.
Un’ordinanza non rispettata da molti
Nessuna rete o sbarra vieta l’accesso delle persone: solo un foglio con stampata l’ordinanza è affisso poco dopo la diga per avvisare i viandanti. Capita così che molte persone transitino lungo l’alzaia nonostante la presenza di un cantiere sopra le loro teste. Tra queste lunedì c’era anche una scolaresca. Ma la presenza degli studenti era tutt’altro che casuale o distratta. Lo spiega bene lo stesso Mandelli: “Da tempo ero stato contattato per accompagnare la visita-scambio culturale tra gli alunni delle medie Manzoni di Merate e la scuola media Elmas di Cagliari. Sapendo delle modifiche al percorso consueto avevo già avvisato i professori. La mattina della visita però ho pensato a cosa si sarebbero persi i ragazzi visitatori non potendo ammirare la bellezza del Ponte San Michele”.
Una deroga speciale
Così Mandelli contatta il responsabile della sicurezza di Rfi spiegando la situazione: “Chiedo se fosse possibile transitare in sicurezza. L’ingegnere mi comunica che siamo fortunati. Infatti la maggior parte del lavoro odierno è concentrato sulla sponda bergamasca e lui provvederà a fermare i pochi operai presenti nella parte lecchese al nostro passaggio (tramite mia telefonata)”.
Tutti con gli occhi all’insù per ammirare il Ponte
Gli studenti si ritrovano così alla chiesina degli alpini di Paderno per iniziare la camminata lungo l’Adda: “Mentre ci avviciniamo al grande ponte chiamo il gentilissimo ingegnere che dall’alto autorizza il nostro passaggio in totale sicurezza. Tutti i ragazzi rimangono stupiti dalla maestosità del Ponte visto dalla sua stessa base. Mandelli ne spiega la storia raccontando dello sperone dei Francesi. Dopodiché la camminata continua con la spiegazione della diga Poirée “a panconcelli” e del significato del rapporto uomo-acqua, in cui la risorsa naturale diventa strumento di navigazione, di trasporto e di produzione energetica”.
Interessati e incuriositi, i ragazzi hanno posto tante domande sul funzionamento delle chiuse ideate da Leonardo da Vinci per il Naviglio di Paderno, che servivano per il passaggio delle chiatte dirette a Milano. Il gruppo, accompagnato dai professori Corrado Pibiri, Dèsirèe Colombari, Giuseppe Orrù e Gemma Zanmarchi, ha concluso la visita allo Stallazzo e al Santuario della Madonna della Rocchetta. “Grazie alla comprensione e alla buona volontà di alcune persone si riesce a ottenere molto. Tante cose belle le ricorderanno anche gli alunni che hanno vissuto questi momenti. Nessuno avrebbe mai osato prendersi la responsabilità di portare dei ragazzi in un giorno “diverso e felice” in una situazione di insicurezza o pericolosità”.