Per il piccolo Alvin in Siria si mobilita il senatore lecchese Arrigoni

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Il piccolo Alvin in aeroporto con la madre nel servizio pubblicato da Le Iene

Il bambino, 11 anni, era stato rapito dalla madre jihadista e portato nelle terre dell’Isis

Ora attende in un campo di rifugiati. Il senatore Arrigoni interessa le autorità preposte

BARZAGO – Vuole tornare a casa il piccolo Alvin, lo ha detto in lacrime al padre Afrim che da Barzago lo ha raggiunto in Siria per poterlo finalmente rivedere dopo cinque anni. Alvin ne aveva solo sei di anni quando Valbona Berisha, sua madre, lo ha portato con sé per unirsi all’esercito del Califfato.

Da circa quattro mesi il bambino, che ora di anni ne ha 11, è stato trasferito in un campo per rifugiati dopo la morte della madre in un attacco aereo. Lo stesso Avin era rimasto ferito ma ora sta bene ed è affidato alle cure delle organizzazioni che lavorano nel centro, tra queste anche la Croce Rossa Italiana.

Il senatore Paolo Arrigoni

L’obiettivo del padre è riportarlo in Italia, sua terra natale (il piccolo è nato infatti a Erba nel giugno del 2008), nella sua camera della casa di Barzago dove la famiglia Berisha vive da oltre dieci anni, e dove lo attendono anche le sue sorelle maggiori. “Da soli non possiamo portarlo via. Serve che i governi intervengano” aveva spiegato papà Afrim.

Appresa la notizia, si è mobilitato il senatore lecchese Paolo Arrigoni della Lega, che giovedì ha avuto modo di portare il caso all’attenzione degli organi competenti.

Questore del Senato e membro del Copasir, Arrigoni fa sapere: “Oggi ho informato le autorità preposte”. Di più il senatore non può aggiungere, non svela se l’interessamento è stato rivolto alla Farnesina o ad altri enti che potrebbero giocare un ruolo importante in questa vicenda. Il caso è delicato e si spera nei prossimi sviluppi.