Spacciatori col machete, arrestati. Gestivano gli ‘affari’ nei boschi della droga

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Due arresti eseguiti dai carabinieri: in carcere due pusher marocchini

Armati di machete, erano tra i principali spacciatori nei boschi accanto alla SS36

BULCIAGO – Tanti clienti, un’ottantina ogni giorno, per un giro che fruttava quotidianamente circa 10.000 euro, un’attività decisamente fiorente e altrettanto illegale quella dei due spacciatori di droga gestivano nei boschi situati accanto alla Strada Statale 36.

Un fenomeno di certo non nuovo ai carabinieri che dal 2008 monitorano la situazione nelle aree boschive dei comuni di Sirtori, Bulciago, Nibionno, Garbagnate Monastero e Colle Brianza.

A parziale conclusione dell’attività di indagine, i militari della compagnia di Merate hanno tratto in arresto due persone: Azzedine Ramli , 27enne e Outmane Nouichi, 24enne, entrambi cittadini marocchini, irregolari sul territorio nazionale e già noti alle forze dell’ordine, per i reati di spaccio di sostanza stupefacenti, porto abusivo di armi, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali. La misura cautelare è stata emessa dal Tribunale di Lecco.

L’area dello spaccio monitorata dai carabinieri

I carabinieri li ritengono “i maggiori referenti dello spaccio di stupefacenti” in quelle zone poste sotto controllo, ma ulteriori undici soggetti (di cui tre di origine marocchina) sarebbero stati identificati e segnalati all’autorità giudiziaria.

Uno di loro aveva già aggredito i carabinieri

Soggetti noti i due arrestati, e già scampati in precedenza alle manette: le indagini avrebbero infatti consentito di attribuire specifiche responsabilità a carico di uno di loro, Azzedine Ramli , che nel luglio del 2018, nel tentativo di sottrarsi al controllo dei militari, non aveva esitato ad impugnare un sasso appuntito, colpendo con un fendente un carabiniere, procurandogli una ferita ad una mano.

Gli inquirenti hanno inoltre acclarato che i due spacciatori erano soliti servirsi anche di un machete, trovato nella disponibilità di Outmane Nouichi e posto sotto sequestro dai Carabinieri di Cremella lo scorso aprile.

Entrambi sono stati rintracciati, grazie alla collaborazione dei carabinieri di di Desio, a Cesano Maderno dove sono stati trovati in possesso di 10.800 euro e di carta d’identità e permesso di soggiorno risultati rubati, con impresse le generalità di Ramli.

Il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e gli arrestati sono stati accompagnati in carcere a Monza, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Nel 2018 l’arresto di uno spacciatore italiano

Le lunghe indagini hanno permesso di eseguire specifiche mirate operazioni che nell’agosto 2018 avevano portato all’arresto in flagranza di un cittadino italiano, trovato in possesso di oltre 200 grammi di hashish, di 2,8 grammi di cocaina e di 580,00 euro in contanti, nonché di procedere, in ulteriori occasioni, alla denuncia a di diversi soggetti trovati con la disponibilità di stupefacente e di segnalarne amministrativamente altri quali consumatori.