La 27enne lavorava al McDonald’s. Una famiglia conosciuta: il padre, lavoratore alla Fiocchi, era arrivato a Garlate a fine Anni ’90
“Esprimiamo tutta la solidarietà e la partecipazione possibile. Il dolore della famiglia è il nostro dolore”
GARLATE – “La comunità garlatese si sente colpita da questa tragedia ed esprime tutta la solidarietà e partecipazione possibile. Il dolore della famiglia è il nostro dolore. Faremo tutto quanto possibile per stare loro vicini e supportarli in questo terribile momento”.
Il sindaco di Garlate Giuseppe Conti è costernato di fronte alla tragedia che ha colpito la famiglia di origine senegalese residente in paese da moltissimi anni. A perdere la vita nel terribile incidente avvenuto ieri, mercoledì, sulla SS36 a Dervio sono state madre e figlia. Al volante della Dacia Sandero che ha effettuato l’inversione nella galleria tra Bellano e Dervio Maimouna Lueve, 28 anni il prossimo 19 dicembre; accanto a lei la madre Aida Sene, 56 anni compiuti lo scorso aprile.
Testimoni raccontano di aver visto l’auto ferma in una piazzola di sosta, poi la pericolosissima manovra, solo ipotesi sul perché la 27enne alla guida abbia deciso di effettuare l’inversione che ha causato il terribile schianto con l’Audi A6 guidata da un 47enne di Seregno (Monza Brianza) ricoverato sotto shock all’ospedale a Gravedona.
Resta l’immane tragedia che ha colpito la comunità di Garlate dove il padre della 27enne era arrivato alla fine degli Anni ’90. Una famiglia molto conosciuta, un perfetto esempio di integrazione: dopo aver trovato lavoro alla Fiocchi Munizioni di Lecco anche la moglie, Aida Sene, era arrivata in Italia dal Senegal e i due hanno costruito una numerosa famiglia.
Il padre di Maimouna è un uomo molto attivo anche nella comunità religiosa senegalese e, una decina di anni fa, era stato tra gli organizzatori di un incontro con il capo spirituale (marabout) dei musulmani senegalesi e il Console Generale della Repubblica del Senegal, ospiti proprio a Garlate. Anche la giovane figlia 27enne era molto conosciuta e lavorava presso il McDonald’s di Garlate.
“Ci dispiace moltissimo per questa tragedia che ci colpisce da vicino – ha concluso il sindaco -. E’ una famiglia conosciuta che si era integrata benissimo a Garlate ma, allo stesso tempo, ha sempre mantenuto saldi i legami con il Paese d’origine. Non possiamo fare altro che esprimere la nostra vicinanza alla famiglia in queste ore di estremo dolore”.