Spaccio di droga nel Darknet: da Lecco perquisizioni in tutta Italia

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LECCO – Nuovi sviluppi dalle indagini sul DarkNet: dopo i cinque arresti e i sequestri di droga compiuti già lo scorso aprile dalla Squadra Mobile della Questura di Lecco (vedi articolo precedente), sono scattate perquisizioni in tutta Italia, 27 in tutto in ben 17 province, un arresto e diverse denunce per lo spaccio di stupefacente attraverso il ‘lato oscuro’ del web.

Si tratta del proseguo dell’operazione IDC, una delle più importanti indagini concluse in Italia nell’ambito dell’attività criminale sulla rete.

In particolare, sono state eseguite perquisizioni nelle provincie di Belluno, Biella , Bologna, Mantova, Firenze , Matera, Milano, Perugia Pesaro, Urbino, Potenza, Rimini, Salerno, Siena, Sondrio, Trieste, Udine, Venezia, Verona.

Arrestato un giovane T.D. classe 1998 a Paterno, trovato in possesso di hashish e marijuana, oltre ad una coltivazione artigianale di piantine di marijuana nei pressi della sua abitazione; inoltre sono state denunciate otto persone perché detentori di considerevoli quantitativi di droga naturale e sintetica, da destinare allo spaccio sui territori di provenienza e segnalati come assuntori.

Marco Cadeddu, dirigente della Squadra Mobile

“Questo ulteriore passaggio – sottolineano dalla Questura di Lecco – evidenzia e conferma la diffusione del fenomeno della vendita on line di sostanza stupefacente, in particolare nel DarkNet che per la sua struttura a nodi, consente di intraprendere contatti diretti, anonimi e senza intermediari con spacciatori di droga e trafficanti di armi o di qualunque altra merce illegale”.

Acquisti che, ricorda la Polizia, vengono effettuati utilizzando la valuta “digitale” nota come Bitcoin, che si basa su un algoritmo matematico e quindi, non essendo collegata ad alcuna materia prima, non subisce nella quotazione l’influenza di fattori “esterni” (in primis crisi nazionali o conflitti) ma solo della variazione fra domanda ed offerta.