La sentenza di primo grado, alla quale si aggiunge una multa di 50 euro, è stata emessa all’indirizzo di un lecchese S.R. che era stato rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale, ma durante il procedimento processuale il collegio giudicante presieduto da Ambrigio Ceron ha ritenuto che per i fatti esposti dall’accusa sostenuta dal sostituto procuratore Paolo Del Grosso si configurasse piuttosto il reato di molestie telefoniche.
In tribunale a Lecco, la vittima – una donna lecchese – ha raccontato di telefonate con proposte insistenti e spinte, fino a quando è arrivata la richiesta di rapporti sessuali. Al rifiuto, lui avrebbe opposto la minaccia di andare a raccontare all’ex marito che veniva tradito. Un passo falso che ha fatto traboccare il vaso. La vittima irata per una accusa non vera ha deciso di porre fine alle telefonate moleste denunciado il tutto ai carabinieri. Ieri, quindi, la sentenza per stalking con la condanna a tre mesi per l’autore e 50 euro di multa.