Terremoto a Lecco: 2,2 gradi, nessun danno

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    La scossa è durata pochi secondi ed è avvenuta alle 17:02:10, lo segnala l’Istituto nazionale di geografia e vulcanologia. L’epicentro si trova a otto chilometri di profondità sotto l’isola Viscontea, sull’Adda vicino al ponte Vecchio.

    Il fatto è stato rilevato da pochissime persone nella zona di via Roma a Lecco. Appena due telefonate ai Vigili del Fuoco, che però non sono dovuti intervenire. Non si registrano, infatti, danni a cose e persone, anzi buona parte della città non si è accorta di nulla.

    Sotto, la comunicazione dell’istituto

    Un terremoto di magnitudo(Ml) 2.2 è avvenuto alle ore 17:02:10 italiane del giorno 23/Giu/2011 (15:02:10 23/Giu/2011 – UTC).
    Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico: Prealpi_lombarde.
    I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare le stime attuali della localizzazione e della mIl terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico: Prealpi_lombarde.

    DAL SITO DELL’INGV
    CPTI 04 CPTI 04 CPTI 04
    Le tre carte mostrano l’attività sismica della regione in tre diversi intervalli temporali.
    Sinistra: Dall’anno 0 all’anno 2002 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, versione 2004 CPTI04, Gruppo di Lavoro CPTI, 2004): sono rappresentati con i quadrati gialli gli epicentri dei terremoti di Magnitudo Momento pari o superiore a 6; accanto al simbolo l’anno in cui e’ avvenuto il terremoto.
    Centro: La sismicita’ localizzata dalla Rete Sismica Nazionale dal 1/1/2003 al 31/12/2008 (Mag>=2.5); la grandezza dei simboli è proporzionale alla magnitudo del terremoto: i colori indicano differenti profondita’ degli ipocentri.
    Destra: La sismicita’ rilevata dalla Rete Sismica Nazionale negli ultimi 90 giorni; i dati riportati in questa mappa provengono dalle analisi effettuate nella Sala Sismica dell’INGV subito dopo ogni terremoto e possono quindi contenere piccoli errori. I dati rivisti sono pubblicati con cadenza quindicinale sulle pagine del Bollettino sismico.